Lunedì 29 Aprile 2024

No Tav assaltano cantiere di San Didero in Val di Susa: 14 feriti

Fitto lancio di petardi e sassi, bloccata l'autostrada A32 poi riaperta. La polizia ha risposto con lacrimogeni e idranti. Il leader Perino: "Non c'è stata violenza da parte dei manifestanti"

Assalto No Tav al cantiere di San Didero (Ansa)

Assalto No Tav al cantiere di San Didero (Ansa)

Torino, 30 luglio 2022 - Assalto dei No Tav al cantiere di San Didero in Val di Susa, nel Torinese. Un migliaio di manifestanti hanno preso di mira anche il varco posto sul lato della statale sia nella zona est, a ridosso dell'autostrada con un fitto lancio di sassi e petardi. Alcune decine di dimostranti si sono posizionati oltre l'A32 sul lato opposto del cantiere e hanno lanciato oggetti contundenti, costringendo a chiudere temporaneamente la circolazione stradale all'altezza di Avigliana. Le forze dell'ordine sono intervenute per respingere e allontanare i manifestanti, anche con l'uso di idranti e lacrimogeni, hanno così impedito che gli antagonisti entrassero nel cantiere, con un bilancio di quattordici feriti. Anche alcuni agenti di polizia sono rimasti contusi, uno è rimasto ferito a una gamba da un'esplosione. 

Nelle fasi più violente dell'azione dei manifestanti, infatti, si è sprigionato un incendio ai margini della carreggiata autostradale, causato con ogni probabilità dagli artifizi lanciati contro le forze di Polizia, che è stato domato dagli agenti mediante l'utilizzo degli idranti prima che potesse causare ulteriori danni. Sono state avviate subito le procedure di bonifica del tratto autostradale, mediante l'intervento del Nucleo Artificieri e del personale della Sitaf, al fine di liberare il manto da eventuali ordigni inesplosi e permettere il ripristino della viabilità mediante la rimozione dei tronchi, bottiglie di vetro e tutto il materiale che può rappresentare un pericolo per gli utenti.

Il corteo è partito nella primo pomeriggio da Venaus, nell'ambito del Festival Alta Velocità, che vede tra i promotori principali il centro sociale Askatasuna, con 28 tra leader e attivisti che hanno ricevuto proprio in questi giorni il rinvio a giudizio, di cui 16 accusati di associazione per delinquere, anche per fatti violenti contro i cantieri valsusini. Alla manifestazione, che fino all'arrivo a San Didero era stata pacifica, hanno partecipato circa duemila persone. Tra questi anche Fridays For Future e i gli attivisti del Climate Social Camp, provenienti dal capoluogo piemontese dove in questi giorni si è svolto il secondo meeting europeo. 

Alberto Perino, storico leader dei No Tav, commenta la manifestazione di oggi in Val di Susa: "Da parte dei manifestanti No Tav non c'è stata alcuna violenza, c'è stato un banalissimo assedio del cantiere, anche con l'utilizzo di un finto ariete, ma nessuno ha lanciato oggetti mentre le forze dell'ordine hanno lanciato molti lacrimogeni''. ''Abbiamo voluto ricordare che siamo contrari alla militarizzazione e a mantenere un fortino attorno al nulla, con uno spreco di risorse. Oggi c'era davvero tanta gente, anche dalla Germania e dalla Francia - afferma Perino - tanti giovani che si rendono conto che gli abbiamo rubato il futuro, e sono molto arrabbiati''.

false