Giovedì 2 Maggio 2024

"Nessuno ci ha avvisato" L’ira dei sindaci: solo un’allerta gialla per vento e pioggia

Il centro multirischi: era un evento imprevedibile con quell’intensità. Ma la rabbia dei cittadini non si placa: otto anni dopo un altro disastro. Contestato il governatore Acquaroli a Ostra: "Dove eravate l’altra sera?"

Migration

di Silvia Santarelli

"Nessuno ci ha avvisato": i sindaci non urlano, non cercano polemiche, ma l’accusa è chiara. E alle loro voci si aggiungono quelle dei cittadini, col governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, contestato apertamente durante la visita a Pianello di Ostra, una delle zone più colpite: "Dove eravate ieri sera?", gli ha urlato una donna. Fra Senigallia e gli altri Comuni travolti dalle acque si contano le perdite umane e i danni, e l’incubo non è finito: per la giornata di oggi è prevista pioggia e vento teso da nord. "Non abbiamo avuto alcuna allerta – spiega Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia – Giovedì sono state avvisato da una telefonata che a Serra de’ Conti, poco dopo le 19, la situazione era già critica e ho subito aperto il Centro operativo comunale (Coc): abbiamo allertato la popolazione nelle zone critiche, invitandola a mettersi al sicuro ai piani alti e a spostare le vetture. È stato un evento del tutto inaspettato".

"Abbiamo ricevuto soltanto un’allerta gialla della Protezione civile per vento e pioggia – dice il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Grecci – niente che facesse presagire un disastro del genere. Tutto è successo nel giro di un’ora". Il sindaco di Cantiano, in provincia di Pesaro Urbino, Alessandro Piccini, parla di "scenario apocalittico" e ripete: "Non c’è stata nessuna allerta particolare. Era prevista solo pioggia, invece in mezz’ora sono caduti 300 millilitri di acqua, più di tre quintali a metro quadrato, una cosa inimmaginabile".

"Un fenomeno meteo impossibile da prevedere nella sua intensità e sviluppo con le attuali conoscenze disponibili". Così il Centro funzionale multirischi della

protezione civile regionale descrive l’ondata di maltempo.

Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ammette: "Ora dobbiamo concentrarci sulle cose da fare subito, ma il tema dell’allertamento sarà da approfondire". Federica Fanesi, sindaca di Ostra, il comune più colpito, nel pomeriggio di ieri ha ricevuto la visita del presidente del Consiglio Mario Draghi: "Non c’è serenità tra i cittadini, sempre alle prese con situazioni di allerta, il fiume rappresenta una minaccia – spiega – Non abbiamo avuto un’allerta meteo ma si è trattato di un evento improvviso".

I riflettori dei sindaci dei Comuni colpiti sono accesi anche sulla pulizia del letto del fiume, in parte effettuata, ma soprattutto sulla mancata rimozioni di rami, tronchi e rifiuti che giovedì sono stati trascinati violentemente dall’acqua, bloccandone, in prossimità dei ponti, il deflusso.

A contare i danni è anche il Comune di Arcevia, il primo colpito dalla bomba d’acqua: "La situazione è disastrosa, i danni ingentissimi in un territorio vasto e fragile come il nostro – spiega il sindaco Dario Perticaroli – Tutte le strade sono praticamente impercorribili. Ho chiuso tutte le scuole e ho emanato un’ordinanza per spingere i cittadini a restare a casa. Non ci risultano dispersi, ma faremo la conta dei danni; siamo molto preoccupati".

In visita a Pianello di Ostra il governatore Francesco Acquaroli è stato contestato da alcune persone che hanno atteso l’arrivo di Mario Draghi: "Dove eravate ieri sera?", è la domanda polemica posta da una signora al presidente della Regione Marche. Ma sono molti i residenti che hanno lamentato una carenza di aiuti e soccorsi, alcuni dei quali si sono anche ‘sfogati‘ con i cronisti.