
Elena Curti insieme a Mussolini, il 23 aprile nel cortile della prefettura di Milano
Questa storia comincia dalla fine, da un giorno dell’aprile 1945, quando una tradotta di autoblindo sta per passare il confine con la Svizzera, dalle parti del lago di Como. È quello che resta di un esercito in ritirata sotto il peso di una sconfitta non ancora accettata, e di persone che scappano per cercare di là dalle Alpi quella bella morte che fa parte del mito della loro giovinezza. Perché una cosa è essere vinti un’altra essere sconfitti. Accanto al Duce del fascismo, ormai rassegnato e quasi indifferente al destino, c’è una giovane donna di 23 anni, bionda, bella, fiera....