Martedì 30 Aprile 2024

E' morto a Cortona il papà di Jovanotti. A lui Lorenzo dedicò la canzone "Mario" / VIDEO

Si è spento in ospedale a Cortona dov'era ricoverato. Aveva 81 anni

Mario Cherubini

Mario Cherubini

Torino, 19 aprile 2015 - E' morto in ospedale a Cortona, all'età di 81 anni, il padre di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Mario Cherubini era ricoverato da qualche tempo all'ospedale della Fratta, nella cittadina in provincia di Arezzo di cui era originario. I funerali del padre del musicista, riporta Arezzo Notizie, si terranno domani a Cortona. "L'amministrazione comunale - si legge in una nota diffusa dalla sindaca della città, Francesca Basanieri - ha appreso con grande tristezza della scomparsa di Mario Cherubini, padre di Lorenzo, Anna, Bernardo e Umberto. Mario è sempre stato un cortonese affezionato alla sua città, anche quando il lavoro lo ha portato a Roma dove ha ricoperto ruoli importanti e delicati all'interno del Vaticano".

Basanieri sottolinea che con lui "se ne va un pezzo di storia della città". La sindaca esprime al musicista e ai familiari "la vicinanza personale e di tutta la cittadinanza. La famiglia Cherubini è un pilastro della nostra comunità e noi vogliamo che sentano tutto il nostro affetto". La madre di Lorenzo Cherubini era morta nel 2010, mentre il fratello Umberto era scomparso nel 2007 in un incidente aereo, quando l'ultraleggero su cui volava era precipitato a Latina.

Al padre Mario Lorenzo dedicò una canzone, intitolata per l'appunto "Mario", inclusa nell'album "Lorenzo 1995". All'epoca Jovanotti aveva 27 anni e raccontava la figura di suo padre, un vero esempio per lui, richiamando alla memoria quel giorno in cui lo accompagnò al funerale degli agenti della scorta di Moro, e gli "teneva sulla testa una mano". "Forse il centro di tutto - scriveva Lorenzo - è quella mano che mio padre mi appoggiò sulla testa, questo è quanto mi resta un ricordo profondo grande come il mondo, questo gesto che mio padre ebbe il cuore di fare, questo gesto d'amore mille volte più potente di un pugno in questa notte di giugno in cui scrivo mi fa essere vivo pronto ad essere padre a mia volta".