Sabato 12 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Roma, è morto a 95 anni il 'comandante Max', storico partigiano

Il sindaco Marino: "Roma piange uno straordinario custode della memoria". Zingaretti: "E' il simbolo della lotta per la libertà"

Massimo Rendina, presidente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Ansa)

Roma, 8 febbraio 2015  - È morto a 95 anni Massimo Rendina, il 'comandante Max', storico partigiano e vice-presidente dell'Anpi Nazionale. "Sono profondamente commosso per la scomparsa di Massimo Rendina, partigiano e straordinario custode della memoria di uno dei periodi più difficili della storia della nostra città e di questo Paese - commenta il sindaco Ignazio Marino - Per decenni ha portato avanti in maniera instancabile la testimonianza e il ricordo della resistenza partigiana con la sua attività all'interno dell'Anpi, con l'impegno professionale e con le lezioni nelle scuole. Rivolgo, a nome di tutti i cittadini romani, le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari e ai suoi cari. Roma, medaglia d'oro per la resistenza, non dimenticherà la sua lezione di vita". 

Anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ricorda il comandante Max: "Siamo molto addolorati per la scomparsa di Massimo Rendina, partigiano e vicepresidente dell'Anpi Nazionale. Ci lascia un uomo straordinario, simbolo della lotta per la libertà contro il nazifascismo e per la difesa dei valori di democrazia e di amore per la patria. A noi tutti resta il compito e l'onore di custodire e continuare a far vivere, attraverso un impegno quotidiano rivolto soprattutto ai giovani, la grande e preziosa eredità che racchiude gli ideali sui cui si fonda la nostra Costituzione. Ai suoi familiari e all'Anpi esprimo il cordoglio a nome mio e della Regione Lazio".

LA STORIA DI RENDINA - Nato a Venezia il 4 gennaio 1920, Rendina militò prima nella 19esima brigata Giambone Garibaldi, con funzione di capo di Stato Maggiore, e successivamente nella 103esima brigata Nannetti della prima divisione Garibaldi, della quale fu prima comandante e poi capo di Stato Maggiore.  Ha preso parte alla liberazione di Torino ed è stato ferito in guerra. Lo zio di Massimo, Roberto Rendina fu ucciso alle Fosse Ardeatine a Roma. Riconosciuto Partigiano combattente dal 1 novembre del '43 alla fine della liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

Massimo Rendina è stato anche direttore del primo telegiornale della Rai, docente di storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza. È stato, inoltre, l'ideatore della Casa della Memoria e della Storia, inaugurata dalla giunta Veltroni nel 2006. Nel 1995 ha pubblicato per gli Editori Riuniti, il "Dizionario della Resistenza italiana, e Italia 1943-45. Guerra civile o Resistenza?".