Giovedì 12 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Ragazza investita da treno merci in stazione: morte con giallo a Lissone

Altro investimento fra Monza e Sesto. Ritardi e convogli in coda di Alessandro Crisafulli

Polizia Ferroviaria (repertorio)

Lissone (Monza e Brianza), 23 dicembre 2014 - Di certo, al momento, c’è solo la tragedia. Per il resto, dubbi e interrogativi, che saranno sciolti nelle prossime ore, magari nei prossimi giorni. La tragedia è quella toccata in sorte ieri mattina prima dell’alba a una ragazza, travolta da un treno nei pressi della stazione di Lissone. Suicidio o incidente? Il nodo è sempre quello, nei tanti, troppi, casi simili: al momento gli indizi porterebbero verso la causa accidentale, anche se non si può escludere nemmeno il gesto volontario (in tasca aveva una lettera sentimentale, ma non è sicuro che possa c’entrare con quanto accaduto). Non sono ancora le 5 quando la giovane, non ancora identificata, all’apparenza italiana e intorno ai 25 anni, si trova nei pressi della stazione lissonese. Anzi, si trova lungo i binari, che sono al buio e avvolti dalla nebbia. 

A un certo punto, ecco che passa un treno merci. Il macchinista non fa in tempo a frenare, lei non riesce a evitare l’impatto, che è tremendo. Il corpo viene dilaniato e sbalzato a distanza. Il macchinista e un altro ferroviere si accorgono di quanto successo. Il treno viene fermato. Scendono a prestare i soccorsi, ma non c’è più nulla da fare. Allertano comunque il 118. Accorrono sul posto, in un turbine di sirene le ambulanze, i carabinieri, gli agenti della polizia ferroviaria. I quali, però, non possono fare altro che constatare il decesso della donna. Quindi, vanno a caccia dei documenti, per l’identificazione, ma non vengono trovati. Chi è la ragazza? Come mai si trovava sui binari a quell’ora? I rilievi e gli accertamenti molto complessi e delicati hanno avuto bisogno di parecchio tempo. La giovane indossava jeans e un maglione molto colorato, aveva i capelli con le treccine e una medaglietta della pace.

La circolazione fra le stazioni di Desio e Monza (sulla linea Milano-Chiasso) è stata sospesa dalle 4.55 alle 6.40, quando è ripresa a senso unico alternato sul binario in direzione Chiasso. Dalle 8.20 la situazione è tornata alla normalità. Ferrovie dello Stato ha spiegato che 11 convogli sono stati cancellati, 9 hanno registrato ritardi fino a 45 minuti e 10 hanno avuto un percorso limitato.

«Io dovevo prendere il treno delle 7.57 per Milano – racconta una giovane pendolare di Muggiò –, sono arrivata e ho trovato il sottopassaggio recintato. La banchina era inspiegabilmente vuota, con solo degli addetti delle FS con le pettorine che invitano a recarsi all’altro binario dove erano convogliati tutti i treni. Dal lato opposto mi sono accorta del telo verde in mezzo ai binari, c’era gente che parla di un suicidio. Tutti i treni erano cancellati, io sono andata in macchina alla stazione di Sesto, tanti altri prendevano i bus».

La notizia ha fatto velocemente il giro della rete, soprattutto per il tam-tam tra i pendolari costretti a convivere con i consueti disagi, questa volta causati da un dramma e non da altri tipi di problemi. Adesso, si attende l’identificazione della ragazza, in modo da poter sciogliere tutti i dubbi sulla sua tragica fine. Ancora un investimento e ancora due ore di disagi, poco dopo, lungo la stessa linea. È successo tra le stazioni di Sesto e Monza, intorno alle 11.50. Una persona è rimasta ferita, ma non ha perso la vita. Ritardi per un eurocity e 16 treni regionali.