Morisi indagato, Renzi: "Non faremo a lui quello che la 'Bestia' ha fatto a noi"

Le reazioni alla vicenda che ha visto coinvolto l'ex guru social di Salvini. Fedez contro il segretario: "Ora magicamente un amico da aiutare". Di Battista: "Non speculo"

Un'immagine tratta dal profilo Facebook di Luca Morisi (Ansa)

Un'immagine tratta dal profilo Facebook di Luca Morisi (Ansa)

Roma, 27 settembre 2021 - Luca Morisi, ex guru social di Matteo Salvini, è indagato dalla procura di Verona per una vicenda di droga. Mentre dichiara la sua innocenza, Morisi chiede scusa al leader della Lega per la sua "debolezza". Matteo Salvini, che non nega di essersi arrabbiato e anche di "brutto" per questa storia, non gli volta le spalle. Gli tende la mano perché "l'amicizia" è la "vita", spiega.

Le reazioni: da Renzi a Fedez

Sono tanti i commenti alla vicenda del mondo politico e non solo. "Luca Morisi è il padre della Bestia, la struttura social di Matteo Salvini e della Lega. Lui è stato il cervello ideatore di tutte le aggressioni personali contro di me e contro di noi nella scorsa legislatura. Gli attacchi sono spesso stati carichi di odio in modo similare a quelli dei Cinque Stelle: non a caso, l'alleanza giallo verde, prima che a Palazzo Chigi, è nata sui social. Contro di noi. Oggi Morisi è in difficoltà per vicende private e giudiziarie, si è dimesso dalla dirigenza della Lega e ha chiesto rispetto per le proprie questioni personali. Invito tutti a mostrarsi per quello che siamo: diversi da chi sparge odio sui social. Non faremo a Morisi quello che la Bestia ha fatto a noi in vicende molto meno serie. Noi siamo orgogliosamente rispettosi della persona umana e della civiltà della politica", è stato il commento di Matteo Renzi.

Anche Alessandro Di Battista dice che "dei grammi di coca trovati in casa del social media manager di Salvini non me ne frega nulla. Non speculerò mai su una roba così". "Mi interessano le politiche di Salvini", scrive su Facebook.

Ma c'è anche chi punta il dito. "Chi citofonerà a casa di Salvini? - scrive la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone - Scagli la prima pietra chi è senza peccato. La fragilità è parte dell'essere umano, il perbenismo e gli insulti da bar sport invece ci impediscono di affrontare i problemi reali di questo Paese in tutta la loro complessità". 

L'occasione è ghiotta anche per per Fedez: "Amici circensi, se vi avanza un naso rosso con elastichino da prestare a Salvini contattatemi in privato" esordisce il rapper milanese in una storia su Instagram. "Questa è la storia di un eroe contemporaneo, un uomo che ha sacrificato la sua intera vita a contrastare la piaga sociale delle droghe, un uomo che andava in giro a citofonare a casa della gente 'scusi lei spaccia?' o che commentava la sentenza Cucchi 'la droga fa male' . Oggi scopre di avere avuto al suo fianco un drogato ma che magicamente non diventa 'un drogato', uno di quelli tipo scarto della società, ma che diventa un amico da aiutare a rialzarsi...Lo sentite anche voi?', conclude con un 'poppopporopo'. 

"Ho letto il comunicato di Morisi e sono umanamente dispiaciuta per la sua vicenda personale. Sul profilo giudiziario non mi pronuncio poiché attendo le autorità preposte. Mi chiedo solo cosa succedeva ai tempi del ministero degli Interni. Credo sia un interrogativo legittimo", twitta Alessia Morani del Pd. "Luca Morisi dopo l'indagine su cessione di sostanze stupefacenti che lo coinvolge chiede comprensione. Io penso sinceramente che gliela si debba dare. Quella comprensione e quell'umanità che sono mancati in questi anni alla 'Bestia' social di Salvini e della Lega che ha fatto della diffusione dell'odio verso i più deboli, della menzogna verso gli avversari, delle fake news quotidiane la propria caratteristica quotidiana", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Mi auguro però - conclude - che sia di lezione per Salvini e per tutti i leghisti".