Domenica 6 Ottobre 2024
MAURIZIO
Cronaca

Modigliana dove l’acqua è esplosa. Ondata di fango e aziende in ginocchio: "Adesso sarà difficile rialzarsi"

Forlì, nel ’paese delle mille frane’ (quelle del maggio 2023) sono arrivate le autobotti per rifornire le famiglie. L’area artigianale gravemente colpita dagli allagamenti. "Zero lavori, i politici qui fanno solo passerelle".

Modigliana dove l’acqua è esplosa. Ondata di fango e aziende in ginocchio: "Adesso sarà difficile rialzarsi"

Forlì, nel ’paese delle mille frane’ (quelle del maggio 2023) sono arrivate le autobotti per rifornire le famiglie. L’area artigianale gravemente colpita dagli allagamenti. "Zero lavori, i politici qui fanno solo passerelle".

Burnacci

Nel paese dove l’acqua del fiume "è esplosa" ora manca l’acqua nelle case. Ma Modigliana è salva. E i modiglianesi si sentono superstiti. Anzi, miracolati. "Ora però l’acqua corrente deve tornare al più presto nelle case": il sindaco Jader Dardi rimbalza per il paese col passo risoluto, il crine leonino, il sorriso sicuro del padre di famiglia che vuole, vorrebbe risolvere subito tutti i problemi.

La gente lo abbraccia. Si abbraccia sul Ponte della Tribuna, uno dei simboli della comunità. Da lì s’intravvedevano le tenebre: mercoledì sera, da quel punto, il sindaco aveva rilanciato sul web un messaggio drammatico: "Il fiume Tramazzo è esploso. Ci aspettiamo il peggio!". I filmati, virali sui social, avevano innescato solidarietà e spavento: che fine farà Modigliana, bastione romagnolo a 20 chilometri dal crinale appenninico toscano, patria di Silvestro Lega e don Giovanni Verità? Il paese è in piedi. E ora quello è il Ponte dei Miracolati. In città, pochi danni. Qualche cantina allagata. Ma le case sono senz’acqua. Di sfollati se ne contano una ventina: "In realtà sono persone che non si sentivano sicure nelle loro abitazioni e hanno passato la notte nell’ex convento", precisa Dardi. Danni gravissimi invece nell’area artigianale, che nei filmati sul web di mercoledì appariva sommersa dalle acque del Tramazzo, che lì però è già Marzeno e corre in picchiata verso Faenza. E in effeti ieri mattina l’area produttiva del paese appare per quello che è: in ginocchio. Una decina di aziende inondate dal fango. Titolari, famigliari, volontari della protezione civile, vigili del fuoco locali aiutati dai colleghi di Tione di Trento giunti nella notte, stanno cercando di ripulire, per quanto possibile: "Però adesso è dura riprendersi. Avevamo appena superato l’alluvione del 2023", sussurra sconsolato un artigiano. Nei bollettini maggio dell’anno scorso Modigliana figurava come "il paese delle mille frane". Perché erano proprio mille. L’altra sera però a tradire il paese è stato, inaspettatamente, il suo fiume. Il Tramazzo. Che sorge una ventina di chilometri più su, sull’omonimo crinale. "Mai vista una piena così", dice Mirella. Sandro ha girato parte del video rimbalzato sul web mercoledì sera: "Sì è vero, il fiume era scoppiato, come ha detto il sindaco. Era sul colmo del parapetto. Stava per sommergere tutto e tutti. Dopo quelle immagini sono fuggito. Poi però di colpo, l’acqua s’è bloccata, il fiume s’è via via ritirato...".

Un miracolo? "Ah sì", dice Antonietta. Adesso però la gente vuole ripartire: "Qui i politici fanno tutti passerella, ma di lavori non ne sono stati fatti! A Modigliana da 16 mesi non abbiamo più una strada per entare o uscire. Quella che c’è, la Provinciale, si restinge a un certo punto in una corsia col burrone sul fianco. E nessuno ha fatto ancora un intervento", si sfoga Ermanno Frassineti. "Non è del tutto vero. Di lavori ne abbiamo fatti, eccome, specie per il ripristino delle frane – replica il sindaco Dardi –. Però c’è il problema della burocrazia. Questo sì. La gente vuole risposte concrete, e io pure. Non è possibile attendere mesi, o anni addirittura, per avere autorizzazioni a progetti già peraltro finanziati. Inaccettabile. Questo mi fa proprio imbestialire".