Roma, 17 aprile 2025 – Attenti a non cadere nella trappola di Trump. Perché l’Europa rischia di passare dalla padella alla brace. Claudio Dordi, professore di diritto internazionale alla Bocconi, conosce molto bene i mercati asiatici. E, in questa intervista, spiega perché l’aut-aut degli Usa alla Ue, “o con noi o con la Cina”, rischia di essere pericoloso. “Fin dall’inizio della guerra commerciale, l’Europa è stata molto attenta a rispettare le regole internazionali, anche quando ha reagito agli annunci del presidente americano minacciando i controdazi”.
Ora, però, Trump chiede all’Europa di isolare Pechino prima di sedersi al tavolo delle trattative. Che cosa dovrebbe fare Bruxelles?
“Non può e non deve cedere. Anche perché l’aumento unilaterale dei dazi contro la Cina è contrario non solo alle regole del commercio internazionale, ma anche a quelle dei trattati europei. Sono iniziative che non possono essere decise solo dalla Commissione europea. Inoltre, i rapporti con Pechino sono importanti per la nostra economia”.

Ma l’Europa non rischia di rimanere schiacciata in questo scontro fra Usa e Cina?
“Diciamo che il vero pericolo è quello di cadere dalla padella alla brace. L’aumento delle tariffe contro la Cina potrebbe portare, di fatto, Pechino a spostare il suo baricentro commerciale verso l’Europa, per compensare il calo dell’export verso gli Stati Uniti. Potremmo avere un’invasione di prodotti cinesi”.
Come possiamo difenderci?
“Si possono seguire due strade: avviare contatti con la Cina per attenuare le pressioni commerciali e, nello stesso tempo, utilizzare tutti i margini messi a disposizione dai trattati internazionali per contrastare situazioni di emergenza. È quello che è avvenuto, ad esempio, per le auto elettriche importate da Pechino”.
Intanto, però, l’offerta dell’Ue di dazi zero-zero sui prodotti industriali è stata rispedita al mittente da Trump. Dobbiamo prepararci al peggio?
“Penso proprio di sì. Ma bisogna anche capire quanto sarà sostenibile, nel medio e lungo periodo, la strategia di Trump. Il commercio con gli Usa è completamente bloccato, nessuno esporta più. E, quando gli importatori avranno esaurito le scorte nei magazzini, ci sarà un grosso problema per i consumatori americani. Per trovare una situazione simile bisogna risalire al periodo Covid”.
Insomma, gli Usa rischiano di pagare un prezzo molto alto?
“Sì, e non solo a livello economico. Possono perdere l’influenza su aree strategiche come, ad esempio, quella del Vietnam o di altri Paesi asiatici. Non a caso, il presidente cinese, Xi Jinping, sta approfittando di queste tensioni per riagganciare i rapporti con queste nazioni”.