Martedì 30 Aprile 2024

Miliardi e rimorsi, l’ultimo re delle truffe

Ingannò 37mila investitori tra vip, premi Nobel e star del cinema, facendo sparire 65 miliardi. Denunciato dal figlio e condannato a 150 anni

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di Giampaolo Pioli

Anche il suo duro cuore da truffatore seriale insieme ai reni ormai inutilizzabili hanno ceduto. È morto ieri in una cella del carcere di massima sicurezza a Bunter nella Carolina del Nord, Bernard L. Madoff, il più noto manipolatore degli investitori di Wall Street. Aveva 82 anni. In oltre 20 anni di attività spericolate ha trafugato e fatto sparire oltre 64,8 miliardi di dollari utilizzando il cosiddetto ’schema Ponzi’. Venne condannato nel 2009 a 150 anni di carcere al termine di un processo clamoroso nel quale ammise "rimorso" e tutta la sua colpevolezza.

Decine di miliardari da Palm Beach al Golfo Persico, dall’Europa all’America latina persero enormi fortune: tra le vittime, il regista Steven Spielberg, gli attori Kevin Bacon e John Malkovich, il premio Nobel Elie Weisel. Fondi di investimento e istituzionali riuscirono a recuperare solo frazioni del capitale investito. Migliaia piccoli investitori e amici persero tutto. Due di loro si tolsero la vita quando lo scandalo affiorò. Anche Mark, il figlio di più grande di Madoff si impiccò per la vergogna nel secondo anniversario della condanna del padre col quale lavorava. L’altro figlio morì di cancro per lo stress l’anno successivo. Erano stati loro a denunciarlo, dopo le rivelazioni in casa, alla Fbi. Molte famiglie ebree agiate facevano il passaparola attratte dalla figura di Madoff, conosciutissimo anche per la sua attività filantropica. Il diabolico Bernie figlio di modesti immigrati dell’est che vivevano nel Queens, si era laureato alla Hofstra University e i primi passi in borsa per poi fondare la Madoff Investement Securities: lì investì i risparmi di alcune estati nelle quali aveva lavorato come bagnino. Lo consideravano un genio dall’aspetto normale che si era fatto dal nulla e parlava a bassa voce. Riuscì a entrare nei club più esclusivi di New York degli Hamptons di Palm Beach dove incontrava la gran parte dei suoi clienti-amici. Nel periodo della grande incertezza finanziaria e di volatilità del mercato lui prometteva "stabilità e rendimenti certi" e la gente gli ha creduto. Alla fine truffò 37mila investitori in 136 Paesi, facendo tremare Wall Street con la crisi del 2008.

Gli portavano centinaia di milioni di dollari, soddisfatti dalla puntualità nel pagamento degli interessi. Una puntualità che favoriva nuove immissioni di denaro. Poi la crisi dei mutui e la caduta di Lehman Brothers, che scosse la finanza globale, mise a nudo la "grande bugia".