Giovedì 25 Aprile 2024

Maxitruffa ai Musei Vaticani: "Furto high-tech di opere d'arte". Cosa sappiamo

Il sito americano The Daily Wire riporta un'inchiesta secondo cui una società avrebbe millantato la titolarità su alcune opere d'arte, ma senza avere i diritti di licenza

Uno scorcio dei Musei Vaticani

Uno scorcio dei Musei Vaticani

Roma, 14 dicembre 2022 - Ai Musei Vaticani sarebbe in corso una maxitruffa dal valore inestimabile. Il 'The Daily Wire' ha pubblicato un'inchiesta su quello che viene definito un "furto high-tech di opere d'arte del valore mondiale".

Secondo quanto riporta il sito americano: "Una società italiana starebbe vendendo i diritti per riprodurre l'opera d'arte vaticana in affari a sei cifre, sostenendo di lavorare in 'collaborazione con' i Musei Vaticani". La società in questione avrebbe quindi millantato la titolarità della licenza sulle opere d'arte dei Musei Vaticani, senza però produrre certificazione dei diritti di licenza.

Proprio il mese scorso il Papa ha incontrato il vicedirettore dei Musei per un'udienza privata che, sostiene il sito, sarebbe stata organizzata proprio dopo aver informato la Santa Sede dell'inchiesta in corso. 

Cosa sappiamo sulla truffa

Come racconta il sito dunque, tutto è iniziato con la richiesta di un'avvocata di New York di poter utilizzare delle immagini di alcune opere d'arte vaticane per la mostra di un suo cliente, dopo averle viste pubblicate su un libro con foto ad alta risoluzione. L'avvocata ha dunque contattato l'editore del libro, in quanto quest'ultimo aveva rivendicato di avere una collaborazione aperta con il vicedirettore dei Musei Vaticani, monsignore Paolo Nicolini, e di avere dunque l'autorità di mediare i diritti di pubblicazione. Fin qui la storia potrebbe essere plausibile.

La legale, però, si è insospettita quando la risposta alla sua richiesta è stata che l'editore voleva il pagamento dei diritti (una somma considerevole) su un suo specifico conto bancario, entro una data prestabilita. Solo dopo questo pagamento, sarebbe stata prodotta l'approvazione vaticana per l'organizzazione della mostra. Una parte di quei soldi sarebbe stata condivisa con il Vaticano, ha specificato l'editore, ma la giustificazione non ha convinto l'avvocata.

L'inchiesta del sito americano riporta molti altri dettagli e il resoconto dell'esperienza della legale, ma quello che più convince della truffa sono le parole di Nicolini stesso, intervistato dalla testata, che dice di non aver mai dato alla casa editrice in questione "l'approvazione per mediare i diritti sulle immagini d'arte vaticane". Al Daily Wire, i funzionari dei Musei Vaticani hanno altresì dichiarato che i diritti di licenza sulle immagini ottenute per il loro libro (quello pubblicato rinvenuto dall'avvocata) "erano contrattualmente limitati, cioè limitati esclusivamente alla loro azienda, per un progetto". Non solo, il sito riporta: "Non sono stati forniti diritti esclusivi, illimitati e mondiali e non è stato concesso alcun diritto di concedere in sublicenza le foto delle opere d'arte dei Musei Vaticani a terzi, hanno affermato i funzionari".

Si tratterebbe, insomma, di una mega truffa ai danni dei Musei Vaticani. L'avvocata americana ritiene che "le parti che si appropriano indebitamente dei diritti sulle opere d'arte vaticane conservate esclusivamente all'interno dei Musei Vaticani e sotto la giurisdizione del Vaticano, stiano effettivamente derubando la Santa Sede".