Martedì 30 Aprile 2024

Lotta alle trombosi dopo le vaccinazioni Scoperta una terapia che salva la vita

L’annuncio dei ricercatori tedeschi. Cambia il foglietto illustrativo di AstraZeneca: con mal di testa e vertigini rivolgersi al medico

di Alessandro Malpelo

Superati i dubbi sul vaccino AstraZeneca, si rimette in moto la macchina delle immunizzazioni di massa. Ricercatori dell’ospedale universitario di Greifswald, in Germania, hanno affermato di aver individuato una probabile causa degli episodi di aggregazione piastrinica (sette casi sospetti, tre dei quali con esito infausto) riscontrati su una platea di un milione e 600mila persone sottoposte alla profilassi contro il Covid-19 in Germania.

L’indagine, riferisce l’emittente Deutsche Welle, avrebbe ipotizzato il meccanismo che ha causato questa rarissima forma di trombosi del seno venoso cerebrale, e questo significa che in presenza di eventi avversi è possibile praticare una terapia mirata, prescrivendo un farmaco di uso comune solo a quanti presentano una sintomatologia documentata. La bontà delle forniture, cioè dei singoli lotti, è fuori discussione, nessun difetto di fabbricazione. Alla luce delle evidenze, "il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace", i benefici "sono di gran lunga superiori ai rischi" e si può "escludere un incremento del rischio trombosi", ha sancito l’Ema, Agenzia europea dei medicinali, promuovendo la ripresa delle somministrazioni. Dunque il giallo è risolto, il foglietto illustrativo del farmaco viene aggiornato. Dovesse comparire mal di testa persistente, con vertigini o disturbi della vista continuativi per più di tre giorni dopo la vaccinazione si consiglia di rivolgersi al proprio medico e sono richiesti ulteriori controlli medici, raccomandano gli specialisti tedeschi dell’emostasi.

"I dati escludono un incremento di eventi tromboembolici tra i vaccinati rispetto al resto della popolazione – ha commentato Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia del San Raffaele di Milano –, lo stop è servito a un chiarimento, l’importante è che ora riprendano le vaccinazioni". "Dal mio punto di vista – ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano – avrebbero potuto scrivere che questi rarissimi episodi, dopo il vaccino AstraZeneca, sono in linea con quelli osservati per i vaccini di Pfizer e Moderna, che nelle casistiche anglosassoni hanno dati simili".

Cosa dicono i medici di famiglia in questo frangente? "Siamo in una fase cruciale, e il ruolo della medicina generale è fondamentale, sia per la presa in carico dei pazienti che per la somministrazione delle dosi". Così Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), collegato da Firenze in occasione del decimo congresso del sodalizio scientifico in Toscana. "Adesso – aggiunge Cricelli, che è specialista in ematologia clinica e di laboratorio, quindi particolarmente competente sulla trombosi venosa – è il momento di ripartire alla grande con le vaccinazioni. La pandemia non è estinta, ma abbiamo gli strumenti per proteggere la popolazione, e vanno usati per uscirne fuori in fretta".