Lo scorso dicembre il primario dell’ospedale di Piombino, Michele Casalis, rimasto coinvolto nel caso delle
morti sospette a Villamarina, è stato assolto con formula piena. L’accusa era di natura colposa per non aver impedito la
morte dei pazienti, omettendo
approfondimenti specifici, confronti collegiali e somministrazione di solfato di protamina (antidoto farmacologico dell’eparina). Casalis, che aveva scelto il rito dibattimentale ordinario, per poter introdurre nella
dialettica processuale prove tecniche a sostegno della bontà
delle scelte cliniche operate nella cura dei pazienti, è stato assolto perché "il fatto non sussiste".