Lunedì 29 Aprile 2024

L’Italia in panne: chiudono cento artigiani al giorno

Marco

Buticchi

Adesso chi si metterà a ricavare un burattino parlante da un tronco, armato solo delle sue capacità e della sua pazienza? Perché nel Paese di Pinocchio e di Geppetto, secondo l’Osservatorio sul lavoro autonomo dell’Inps, negli ultimi ventiquattro mesi sono stati più di quarantamila gli artigiani che hanno appeso i loro strumenti di lavoro al chiodo. Cento al giorno, invece, negli ultimi dieci anni (complessivamente 300mila artigiani in meno). La fuga dall’artigianato non credo sia dovuta a carenza di lavoro o scarsa applicazione. In un Paese dove ogni cosa semplice si fa via via più complessa, capisco bene chi, con le mani ancora piene di stoppa o di stucco, si mette alle dipendenze di altri per facilitare la propria lavorativa esistenza. Immagino che idraulici, falegnami e simili siano anche stanchi di passare per gli evasori che mettono in ginocchio il Paese mentre nelle autostrade telematiche dei paradisi fiscali circolano flussi di denaro inimmaginabili sottratti all’erario dai potenti di turno.

Non se la cava meglio il commercio, smembrato da una concorrenza improba con la grande distribuzione. Il sospetto che nutro da tempo è che la mancanza di attenzione verso le colonne portanti lavorative del Paese non sia dovuta al caso, ma sia frutto di un ottuso disegno politico. Quello stesso disegno capace di offrire elusione fiscale ai colossi del web, imposizioni irrisorie ai paperoni mondiali, trattamenti di favore agli investitori chiacchierati. Poi, ogni volta che un pezzo d’Italia viene svenduto in mani straniere, arriva il politico di turno a vanagloriarsi per la sua lungimiranza economica, mentre la produzione nazionale affonda. Intanto gli italiani continuano a lavorare sempre più controvoglia, a maledire il tempo e il governo e appendere anni di fatiche al chiodo. Ma non preoccupatevi. Se cercate un Pinocchio appena scolpito, digitatene il nome in Rete: qualche multinazionale dell’artigianato digitale vi accontenterà.