
Liceo Tasso di Roma, scene da un'occupazione (Lapresse)
Roma, 29 novembre 2018 - Chi ha occupato la scuola si merita il 6 in condotta, dice il preside, che fa appello agli studenti: "Autodenunciatevi". Succede allo storico liceo Tasso di Roma, dove il dirigente Paolo Pedullà sta facendo il giro delle classi per chiedere ai ragazzi di farsi avanti per far sapere se hanno preso parte all'occupazione e "prendersi le proprie responsabilità". Finora poco meno di 200 ragazzi si sono dichiarati 'occupanti': se i consigli di classe approveranno la misura, si troveranno il sei in pagella al primo quadrimestre.
La ratio dell'iniziativa "non ha intento repressivo ma educativo - spiega la dirigenza del Tasso - in quanto chiede un'assunzione di responsabilità per le azioni compiute". Oltretutto "il 6 in condotta è simbolico e riferito al solo primo trimestre. Molti ragazzi hanno dato il loro nome, con lealtà ed è stato davvero apprezzato. Chi non vuole, non lo dà".
Il preside considera le occupazioni "una forma di protesta antidemocratica che trasforma la scuola da luogo di tutti a luogo solo di alcuni". Pedullà aveva pensato di annotare egli stesso i nomi degli occupanti, poi il dirigente ha cambiato idea, decidendo di lasciare agli studenti la scelta se 'autodenunciarsi' o meno.
EX STUDENTI: NO PUNIZIONI - Un gruppo di ex studenti del liceo hanno lanciato su Facebook una lettera aperta in cui si chiede al preside "di recedere da questa iniziativa. Non è con le intimidazioni e con l'imposizione di punizioni che si promuove un'assunzione di responsabilità di ragazze e ragazzi. Al contrario. Crediamo che la partecipazione politica e la stessa azione conflittuale sia parte della crescita civile e personale. Organizzare un'occupazione, battersi per la pace, contro il razzismo o contro una riforma della scuola che si considera sbagliata ... può significare iniziare a informarsi, leggere, discutere con altri, farsi una propria opinione, assumersi la responsabilità di un punto di vista. È un'esperienza che ha fatto crescere molte e molti di noi e si è rivelata una risorsa nella nostra vita adulta".