Giovedì 18 Aprile 2024

Le mascherine volano via Stop in aereo dal 16 maggio

L’obbligo dei dispositivi cadrà su tutti i collegamenti nell’Unione europea. Ma gli esperti sono divisi. Andreoni (Simit): "Scelta ancora prematura"

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di Elena G. Polidori

Potrà sembrare una buona notizia, ma chissà se lo è poi veramnente. Fra quattro giorni non ci sarà più l’obbligo di utilizzare la mascherina in aereo.

Dal 16 maggio, secondo quanto prevede un aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), il dispositivo di protezione individuale non sarà più richiesto come requisito per viaggiare. La mascherina non sarà più obbligatoria nemmeno negli aeroporti, spiegano Easa ed Ecdc, precisando tuttavia che "la mascherina resta una delle difese migliori contro la trasmissione di Covid-19", e che usarla è fortemente raccomandato a chi tossisce o starnutisce, nonché per tutte le persone fragili.

Una decisione che arriva mentre si affrontano Omicron e le sue sottovarianti che hanno dimostrato la capacità di reinfettare anche chi era stato contagiato da Delta, ma questo protocollo tiene conto degli ultimi sviluppi della pandemia, in particolare dei livelli di vaccinazione anti-Covid e dell’immunità acquisita naturalmente, e della conseguente revoca delle restrizioni in un numero crescente di Paesi europei. Gli esperti però sono divisi e si dicono fortemente contrari alla misura: "La mascherina in aereo non va tolta, dobbiamo garantire la sicurezza delle persone particolarmente fragili – ha spiegato Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) – è chiaro che si va verso una riduzione dei casi ma ora è ancora presto".

Raccomandazioni che, tuttavia, cadono nel vuoto visto che dal 16 di maggio ci sarà anche un allentamento delle misure relative alle operazioni aeree ( l’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha accolto con favore le nuove linee guida) ma molto dipenderà anche da come decideranno di comportarsi le singole compagnie. Resta aperto il problema delle persone vulnerabili che, sempre secondo il protocollo, "dovrebbero continuare a indossare una mascherina indipendentemente dalle regole, idealmente di tipo Ffp2". "La mascherina in aereo la ritengo consigliabile alle persone fragili e ovviamente può essere precauzionale usarla per chi è malato, in caso di sintomi da infezione ’come tosse e starnuti’. Per il resto, e in generale “oggi” in questa fase della pandemia di Covid, "le mascherine non hanno alcun senso" secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

Eppure, sono stati diversi gli studi che hanno confermato nel corso del tempo l’importanza dell’utilizzo della mascherina. Uno degli ultimi è stato realizzato del Max Planck Institute. Secondo i ricercatori "tre metri non bastano per garantire protezione, anche a quella distanza, in meno di cinque minuti una persona non vaccinata che sta vicino a una persona con Covid-19 può essere infettata con quasi il 100% di certezza. La buona notizia – si legge nello studio – è che se entrambi indossano mascherine chirurgiche ben aderenti o, ancora meglio, Ffp2, il rischio diminuisce drasticamente". Insomma, la mascherina serve. Ancora parecchio.