Martedì 30 Aprile 2024

L’adrenalina può attendere La sicurezza no

Matteo

Massi

Una famiglia in vetta, papà, mamma e due figli piccoli: un quadretto da incorniciare. Da mettere magari in salotto, ricordando l’impresa. Ma, proprio questo è il punto: l’impresa vale la spesa? E la spesa significa portare in vetta due figli piccoli che esperti scalatori non sono, con tutti i rischi del caso. A un’altitudine che non è uno scherzo. Signor Houlding, da provetto scalatore quale è, non stiamo a giudicare se abbia fatto bene o male: sicuramente ha l’esperienza necessaria per arrivare con tutta la tranquillità del caso, come è successo d’altronde, in quota.

Ma, diciamocelo, a parte il quadretto da incorniciare di cui sopra, che cosa ricorderà il bimbo di tre anni, portato in spalla dalla mamma, di quest’impresa, tra un paio di lustri? Forse nulla. Magari non amerà nemmeno la montagna, speriamo che per lui non sia così. E quindi tra qualche anno, di fronte a quella foto messa su un mobile in casa oppure riaffiorata tra i ricordi di Facebook o di qualsiasi altro social, lei papà dovrà raccontargli che cosa avete fatto in quell’agosto del 2020.

Non sarà fiato sprecato, perché un racconto di un’esperienza condivisa coi propri figli, non lo è mai. Ma l’arrivo in quota a 3mila metri e l’adrenalina della scalata non è meglio raccontarle, almeno fino a una certa età? Per viverle (in sicurezza) i nostri figli avranno tutto il tempo. Anche senza aspettare magari i fatidici 18 anni. E farli camminare da soli, mentre guardano (con consapevolezza, stupore e curiosità) la bellezza che li circonda, sarà un’impresa ancora più bella.