Ottaviani
"Sto bene, non mi arrenderò mai". Sono state queste le prime parole dell’ex presidente, e attuale candidato repubblicano, Donald Trump, subito dopo la sparatoria che poi si è rivelata un tentativo di attentato. Segno che il tycoon reagisce anche sfruttando la situazione per rendere ancora più nervosa una campagna elettorale che è tutta in salita e che adesso potrebbe avere conseguenze serie sulla stabilità interna del Paese.
La candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris, non ha perso tempo e, mentre le notizie sulla sparatoria vicino al golf club di Palm Beach assumevano tutti i connotati dell’attentato, ha postato una dichiarazione su X non solo per prendere le distanze dall’accaduto, ma anche per fare vedere che la macchina amministrativa funziona. Le possibilità che i repubblicani attacchino il Secret Service, cercando di screditare i democratici sono molto alte. "Ho ricevuto aggiornamenti sugli spari esplosi vicino all’ex presidente Donald Trump e la sua proprietà in Florida – ha scritto Harris -. Sono felice che sia al sicuro. La violenza non ha posto in America". Peccato che il candidato repubblicano sia già reduce da un attentato, con relative accuse alle falle della sicurezza e che si sia nel bel mezzo della campagna elettorale con i toni più violenti di sempre. E che il presidente Biden abbia raggiunto il tycoon privatamente, per assicurarsi che fosse tutto a posto, ma non abbia scritto nulla sui suoi social. Un particolare, questo, che nelle prossime ore potrebbe dare adito a polemiche. Tutto quello che si sa è filtrato dall’ufficio stampa della Casa Bianca e parla di un presidente ‘sollevato’ dalla notizia che a Trump non sia successo nulla. Se i democratici sono contenti, i repubblicani sono sul piede di guerra, pronti a sfruttare i fatti di violenza nella speranza che Trump risalga nei sondaggi.
Lindsey Graham, senatore repubblicano e fedelissimo dell’ex presidente, ha scritto su X: "Ho appena parlato con il presidente Trump. È una delle persone più forti che abbia mai conosciuto. Sta bene ed è più deciso che mai a salvare il nostro Paese". Charles Ramsey, ex commissario di polizia, fra gli specialisti interpellati da Cnn, ha spiegato che la situazione è sotto controllo e che il Secret Service ha saputo prevenire con agilità una minaccia che poteva rivelarsi fatale. Il problema, ha sottolineato, è il clima interno agli Stati Uniti. Una minaccia che per il momento ha toccato solo Trump, ma che interessa anche l’altra candidata, Kamala Harris, che potrebbe essere vittima di atti simili.
Un colpo di scena del quale nessuno sentiva il bisogno, insomma. In un’America dove Harris è in leggero vantaggio, ma che comunque rimane spaccata in due, ci mancava solo che il candidato più divisivo di sempre finisse nel mirino di attentatori per la seconda volta in poche settimane. Va detto che il tycoon, come prevede il suo personaggio, non sta facendo nulla per smorzare i toni. Ieri, a poche ore dalla sparatoria di Palm Beach, Trump aveva scritto sul suo social, Truth, ‘Io odio Taylor Swift’. Tutto maiuscolo, con buona pace della netiquette, come a voler urlare tutto il suo astio per la celeberrima pop star, rea di aver dichiarato il proprio sostegno per Harris, postando una foto ironica di lei con un gatto. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a quelle ‘childless catladies’, gattare senza figlie, che secondo il vice di Trump, J D Vance, hanno troppo potere in America e verso le quali non ha nascosto il più profondo disprezzo. Guarda caso, Harris non ha figli naturali ed è una nota amante dei felini.