
Inquirenti a Solero (Alessandria), sul luogo del delitto
Alessandria, 13 maggio 2025 – "Ero posseduto da Satana”. È il terribile tentativo di difesa portato in aula dal 61enne Giovanni Salamone, reo confesso dell'omicidio della moglie Patrizia Russo, 53 anni. La donna fu uccisa con diverse coltellate mentre era a letto la notte del 16 ottobre 2024, nella loro abitazione di Solero, in provincia di Alessandria.
Un forte stato depressivo, la preoccupazione per le cartelle esattoriali e per un processo a suo carico con l'accusa di ricettazione, da cui peraltro – come spiegato dall'avvocato difensore Elisabetta Angeleri – è stato poi assolto. Sono gli elementi emersi durante l’esame davanti alla Corte d'Assise di Alessandria: un clima di tensione di tensione e la fragilità economica sfociato nello spietato femminicidio di Patrizia. Una situazione difficile ricostruita anche dal racconto dei figli e degli amici della vittima.
L’omicida: "Mi volevano fregare i soldi”
Notti insonni, almeno due, prima di quella in cui ha tolto la vita alla moglie. E Satana. Sarebbe stato, infatti, 'armato' dal dio del male per uccidere Patrizia. E ai carabinieri, arrivati nella casa di Solero la mattina del 16 ottobre 2024, Salomone ha detto: "Mi volevano fregare i soldi. Non so spiegare chi e come, perché ero posseduto".
Un esame durato poco più di un'ora in una lunga giornata che ha vistao entrare in aula anche i testi, compresi i due figli Giuliana e Francesco, la sorella dell'imputato e il fratello della moglie. È stata ascoltata anche la migliore amica di Patrizia: la vittima l’avrebbe dettagliatamente aggiornata sulla difficile condizione mentale del marito.
Respinta la richiesta di perizia psichiatrica
Dalla difesa – con Angeleri in pool Gianfranco Foglino – è stata ribadita la richiesta di perizia psichiatrica, però respinta: "Perché – spiega sempre Angeleri – negli atti c'è già una consulenza di parte dell'accusa e, quindi, non ci sarebbero elementi tali da giustificare una perizia".
Salamone è rinchiuso a Genova nel carcere di Marassi. Nella Casa circondariale 'Cantiello e Gaeta' di Alessandria, nella prima serata del 18 ottobre – poche ore dopo la convalida del fermo – aveva tentato di togliersi la vita. Si torna in aula il 9 giugno.
La uccide a coltellate nel sonno, poi chiama il 112
Patrizia Russo era una insegnante di sostegno alle scuole medie 'Lucio Ferraris' di Solero, un piccolo centro di 1.700 abitanti a ovest di Alessandria, lungo la statale per Asti, nella zona in cui sorgono due aree industriali. La coppia – originaria della provincia di Agrigento – si era trasferita dalla Sicilia a Solero da poco più di un anno, per motivi di lavoro.
Quando è accaduto il femminicidio, marito e moglie erano appena rientrati dalla Sucilia, dove avevano trascorso qualche giorn o dai parenti. Salomone ha prima accoltellato la moglie nel sonno, poi ha chiamato il 112. I militari hanno trovato il corpo della donna in camera da letto. Erano soli in casa, i due figli abitano lontano: uno a Pisa e l’altro all'estero.