Quei due muscoli dorsali si sono lesionati sì, ma gli hanno salvato la vita. Il fisico da atleta ha attutito in qualche modo il fendente sferrato alla schiena, evitando che la lama raggiungesse il polmone. Ieri mattina il difensore del Monza Pablo Marì, uno dei sei clienti del Carrefour di Assago finiti per caso sulla strada di Andrea Tombolini, è stato operato al Niguarda dagli specialisti del Trauma Team: l’intervento chirurgico è perfettamente riuscito, il ventinovenne spagnolo resterà ricoverato per altri due o tre giorni. Dopo le dimisioni, si legge nel bollettino dell’ospedale, "il calciatore potrà iniziare un percorso di riabilitazione: questo tipo di lesioni muscolari richiede di norma due mesi di riposo prima di poter riprendere le attività fisiche".
Tradotto: per rivedere Marì in campo, bisognerà aspettare il 2023. "Dopo il difficile momento che abbiamo vissuto ieri (giovedì, ndr) io e la mia famiglia – il post Instagram pomeridiano per i tifosi, con foto sorridente con la moglie Veronica – vogliamo comunicare che fortunatamente stiamo bene e vogliamo ringraziare per i tanti messaggi di affetto e sostegno che stiamo ricevendo". Poi un pensiero per Luis Fernando Ruggieri, ucciso da Tombolini: "Siamo vicini ai familiari e agli amici della vittima". Al centrale ex Arsenal è arrivato anche il messaggio affettuoso dei compagni di squadra: "Siamo tutti qui vicino a te e alla tua famiglia. Ti vogliamo bene, continua a lottare come sai fare, sei un guerriero e guarirai presto".
I giocatori del Monza hanno vissuto con estrema apprensione le ore immediatamente successive al raid di giovedì: "I nostri giocatori piangevano – ha fatto sapere l’amministratore delegato Adriano Galliani –. I ragazzi volevano andare in ospedale, volevano salutare Marì, sono sconvolti". Per questo, la società brianzola ha cercato, senza riuscirci, di far rinviare il match di campionato contro il Bologna, che resta in programma alle 20.45 di lunedì allo U-Power Stadium.
n. p.