Martedì 23 Aprile 2024

Caso Gregoretti: oggi Salvini, Lamorgese e Di Maio in aula. Ultime notizie

A Catania terza udienza preliminare. Il Gup Sarpietro deve decidere sul rinvio a giudizio del leader della Lega. Il leader della Lega: "Seguito le richieste degli italiani". Parte civile chiede deposizione dell'ex presidente dell'Anm Luca Palamara

Catania, l'arrivo di Matteo Salvini all'aula bunker del carcere Bicocca (Ansa)

Catania, l'arrivo di Matteo Salvini all'aula bunker del carcere Bicocca (Ansa)

Catania, 19 febbraio 2021 - Terza udienza preliminare a Catania sul caso Gregoretti che riguarda Matteo Salvini. Presenti la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, entrambi ascoltati come testimoni. Il Gup, Nunzio Sarpietro, deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di Salvini, ex ministro dell'Interno del governo gialloverde. "La deposizione della Ministra Lamorgese è stata tecnica, buona. Tutto bene", ha detto Sarpietro all'uscita dall'aula bunker del carcere Bicocca. La prossima udienza preliminare si terrà il 5 marzo. Sarà sentito, come testimone, l'ambasciatore italiano all'Ue, Maurizio Massari.

Parti civili chiedono deposizione di Palamara

La parte civile del procedimento Gregoretti ha chiesto al Gup la deposizione dell'ex presidente dell'Anm, Luca Palamara. Lo ha annunciato Corrado Giuliano, uno dei legali di parte civile. Su questa richiesta, Sarpietro darà una risposta il 5 marzo. Come ha spiegato l'avvocato Viola Sorbello, la decisione di richiedere la deposizione di Palamara è stata fatta perché la difesa di Salvini ha citato il passaggio del libro di Palamara in cui si afferma che il capo della Lega "va fermato".

Salvini: "Fatto quello che chiedevano italiani"

"Abbiamo fatto quello che la legge ci permetteva e gli italiani ci chiedevano: abbiamo salvato vite e svegliato l'Europa", così Matteo Salvini al termine dell'udienza preliminare. "Sono contento di aver sentito i due testimoni sul fatto che c'era una continuità nell'azione di governo, una condivisione nell'azione di governo e una soddisfazione per aver svegliato l'Europa. A rischiare 15 anni di galera sono io. Tutti pontificano, tutti chiacchierano, ma in aula bunker dove ci sono i processi di mafia c'è Matteo Salvini da imputato. Io oggi ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti. Quello che facevamo, lo facevamo insieme. Lo decidevamo insieme, lo festeggiavamo insieme". Sull'ipotesi che venga sentito anche l'ex presidente dell'Anm Palamara, Salvini ha risposto: "Lo sceglierà il giudice. Io Palamara me lo leggo a sera a casa e rabbrividisco...".

Bongiorno: "Soddisfatti di testimonianza Di Maio"

"Siamo estremamente sodfdisfatti della testimonianza del ministro Di Maio, ha fatto presente che c'è stata continuità di azione - ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -. E' chiaro che non c'è notizia di reato. C'è sequestro di persona se tengo a bordo delle persone senza un motivo e senza condividerlo con i miei colleghi di governo".

In merito alla richiesta di deposizione di Palamara, Bongiorno ha precisato: "A me interessa enormemente capire se per caso gli input di questo procedimento nascono dall'idea che un politico di destra debba essere fatto fuori dal punto di vista giudiziario. Se lo vogliamo sentire (Palamara, ndr), noi ci siamo rimessi al giudice. Io dopo le deposizioni di oggi vorrei solo che a marzo si concludesse tutto, non vorrei perdere tempo. Se vogliamo aprire questo capitolo, ok, ma la preoccupazione e che passino altri tre mesi e di fare un processo nel processo".

Legale Di Maio: "Sbarchi non appresi da tweet Salvini"

Gli sbarchi dei migranti appresi dai tweet di Salvini? "Rispetto a quanto riportato da un legale di parte civile, il ministro Di Maio non ha affatto detto che la notizia degli sbarchi si apprendeva dai tweet di Salvini, ma che da quei tweet dall'ex ministro degli Interni si aveva notizia del blocco della nave in mare. E, dunque, non dello sbarco, il che è sostanzialmente diverso", ha precisato il legale del ministro Di Maio.