Mercoledì 4 Giugno 2025
ALESSANDRO BELARDETTI
Cronaca

Ghosting, fantasmi digitali: così finisce l'amore 4.0

Per chi viene scaricato diventa impossibile contattare l'ex: ripuliti tutti i social network, qualsiasi tentativo di chiedere spiegazioni finisce automaticamente snobbato IL COMMENTO Cuori codardi - di G.CANE'

Il fenomeno del ghosting

Roma, 30 aprile 2018 - Sono i latitanti dell’amore. I ‘ricercati speciali’ che spezzano cuori inaspettatamente e senza un perché. Come il mago Houdini, spariscono sul più bello, trasformando una storia d’amore in un rapporto usa e getta. Il fenomeno del ghosting (dall’inglese ghost, fantasma) – una delle ultime evoluzioni dei millenials – nelle relazioni sentimentali, ma più in generale nei rapporti fra le persone, implica la scomparsa improvvisa e inspiegabile da parte di uno dei due partner: repentinamente e senza apparente spiegazione, la persona sparisce dal radar dello smartphone e da ogni social, senza più dare notizie. Non risponde alle telefonate, ai messaggi, alle mail, facendo piombare nell’angoscia e nel tormento la persona che viene così abbandonata.

IL COMMENTO Cuori codardi - di G.CANE'

Fra i casi più celebri c’è la star di Hollywood, Charlize Theron, che nel 2016 ha lasciato Sean Penn senza dare troppe spiegazioni: semplicemente la storia è finita da un momento all’altro. Anche Taylor Swift è stata abbandonata dall’attore Jake Gyllenhaal in modo molto simile. Il sito di dating (ovvero gli appuntamenti on line) Plenty of Fish ha realizzato un sondaggio su un campione di 800 utenti single tra i 18 e i 33 anni, scoprendo che l’80 per cento ha avuto un’esperienza di ghosting: un dato impressionante. L’atteggiamento che è emerso dalle interviste è che il fenomeno si è consolidato dall’arrivo dei social network, come Facebook, o le piattaforme di chat, come WhatsApp. Squilli e messaggi a vuoto forse mai giunti su Snapchat, profili on line cancellati, un punto interrogativo al posto del classico simbolo giallo o verde di Skype, il nome rimosso dalla lista dei follower su Instagram o Twitter: l’inferno arriva all’improvviso. "Sono stata ‘ghosted’! Telefono da giorni senza risposta. Mando messaggi per sapere se è tutto ok, ma niente. Ho visto che ha aperto il messaggio su WhatsApp, ma poi non è più raggiungibile. Non so più cosa fare, lo lascerei in pace se mi dicesse cosa è successo", così si sfoga Ivan L. su un forum di musica indie.

Ma questi comportamenti non riguardano soltanto i giovani. "Che una persona abbia 16 oppure 66 anni in amore non si comporta molto diversamente e gli atteggiamenti non sono cambiati nel tempo – racconta Evan Marc Katz, un dating coach di Los Angeles, che lavora principalmente con 40enni, intervistato dal Washington Post –. Nel dating tutti noi siamo guidati dall’interesse personale, per cercare il piacere ed evitare il dolore". Che l’allarme ghosting sia esploso negli anni lo dimostra un sondaggio dell’ottobre 2014, firmato Huffington Post/YouGov su mille adulti Usa: quasi quattro anni fa solo il 18 per cento rivelava di essere stato vittima di ghosting e il 16 per cento ammetteva di essere sparito senza e avere oscurato i profili social solo per la persona mollata. Ora le cifre sono decisamente diverse. Al contrario dei luoghi comuni, non sono solo gli uomini a troncare una relazione in questo modo, ma anche le donne, come ha dimostrato un sondaggio della rivista Elle Usa: il 16,7% degli uomini e il 24,2% delle donne hanno confessato di essere sparite nel nulla. Si sta sviluppando, negli ultimi tempi, una versione edulcorata del ghosting: il caspering, termine derivato dal dolce fantasmino del cinema Casper. Siamo sempre nell’ambito delle sparizioni digitali nell’universo iperconnesso degli amori 4.0, ma con un messaggio (quello definitivo) che annuncia l’addio. E suona più o meno così: «Mi dispiace, ma non siamo compatibili. È stato bello, buona fortuna".