Domenica 5 Maggio 2024

Frane e fango sulle bellezze del lago di Como

In ginocchio i paesi dei vip: strade chiuse e centri isolati. L’appello della polizia locale: non uscite di casa, è troppo rischioso

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di Paola Pioppi

LAGLIO (Como)

Un cumulo di sassi, detriti, rami spezzati e fango, nel primo pomeriggio di ieri ha bloccato la "Regina Vecchia", antica strada di collegamento tra Como e la sommità del lago, che attraversa Laglio, piccolo centro abitato lariano, passando davanti ad alcune delle ville più prestigiose della zona, come quella di George Clooney. È stato uno dei Comuni più colpiti dall’ondata di maltempo che a più riprese, e con una violenza anomala, si è abbattuta sul Comasco tra domenica pomeriggio e ieri. Concentrando i danni soprattutto nella parte più scoscesa e vulnerabile, quella che scende a picco verso il lago. Frane e smottamenti si sono ripetuti: la prima domenica pomeriggio a Blevio, dove erano rimaste isolate due frazioni ed evacuate quattro famiglie. Ma era solo l’inizio.

Ieri mattina la polizia stradale è intervenuta tra Cernobbio e Argegno per bloccare il transito sulla statale, la "Regina Nuova" che passa sopra i paesi affacciati sulla riva, e far allontanare le auto. Nel giro di pochi chilometri, si contavano almeno quattro frane, oltre alla carreggiata stradale completamente allagata. Ma la situazione è peggiorata a vista d’occhio. Qualche ora dopo, a Laglio un’altra frana si è staccata in prossimità del torrente Torriggia ed è precipitata verso il centro abitato, danneggiando case e ristoranti, fino a sfondare il parapetto del lago. Una donna anziana è stata salvata da vigili del fuoco e polizia, che l’hanno raggiunta nella sua abitazione circondata da una massa di sassi e fango, portandola in salvo a braccio. Alcuni ponti, ritenuti pericolanti, sono stati chiusi al transito, un passaggio pedonale è crollato a Carate Urio. In poche ore la sponda occidentale del Lario, quella più frequentata dal turismo d’élite italiano e straniero, ma anche da tanti nomi dello spettacolo e della finanza internazionali, è stata ricoperta da un fiume di fango che ha stravolto interi paesi, trascinato auto e moto, coperto tutto di una coltre di fango e sassi che sparirà solo con un lavoro di settimane. Le linee dei mezzi pubblici sono state sospese, i battelli diminuiti in via precauzionale, anche se il lago, il cui livello sta crescendo, al momento non sarebbe a rischio esondazione. Frane e smottamenti sono avvenuti anche in zone meno problematiche, lontano dai centri abitati, che comunque risultano isolati dalla chiusura delle due uniche strade di collegamento che scorrono parallele ricalcando le antiche vie di collegamento tra il Sud e il Nord dell’Europa: le due "Regine", entrambe bloccate da frane. In alcuni punti, i cedimenti hanno seguito lo stesso percorso degli ultimi anni, quando altre emergenze meteo hanno tracciato i solchi di una fragilità territoriale che ora si ripete: smottamenti, esondazioni degli stessi torrenti.

L’elenco delle criticità e delle strade chiuse è lunghissimo e in continuo aggiornamento, ma dalle immagini e dai video emerge il volto di un territorio racchiuso in pochi chilometri quadrati, uno dei più belli al mondo dal punto di vista paesaggistico, ora completamente devastato. Non c’è più, sommersa dall’acqua e dal fango, la piazza di Cernobbio celebre per gli aperitivi fronte lago, dove tanti attori e personaggi dello spettacolo si sono fatti fotografare. Non è più possibile attraversare Laglio passando nella stradina che costeggia le ville a pochi metri dal lago, bloccata da un cumulo di sassi alto quasi tre metri. La statale rimarrà chiusa per almeno un paio di giorni.

In serata la polizia locale, , dal momento che sono previsti nuovi temporali, ha rinnovato l’invito di non uscire di casa ("troppo pericoloso"). Così questo territorio, che vive di turismo e stava affrontando la nuova stagione con grande ottimismo, si trova ora a fare i conti con una ricostruzione dai costi incalcolabili.