ROMA
C’è anche Sigonella, in Sicilia, tra le basi americane utilizzate per il decollo di droni da sorveglianza RQ4 Global Hawk che operano nel Mar Nero. È dall’inizio della guerra che i droni americani partono da lì, dalla base di Larissa, in Grecia e anche dall’aeroporto di Campia Turzii, nella Romania centrale, dove invece operano droni Mq9 Reaper, uno dei quali fu urtato e abbattuto da un Su27 russo lo scorso 14 marzo, mentre incrociava a sud della Crimea.
Il drone decollato dalla base vicino a Catania e poi per ore impegnato nel pattugliamento nel mar Nero centrale aveva la sigla ’Forte 10’: con i gemelli ’Forte11’ e ’Forte 12’ opera da Sigonella. La notizia è stata riportata dai media ucraini grazie ai dati del sito Flightradar 24, è ufficiosamente confermata da fonti militari americane, che sottolineano come il RQ4 non sia armato e non era vietato. Non a caso, si osserva, il ’trasponder’ – l’apparecchiatura che ne consente l’identificazione anche a un sito civile come Flightradar24 – era stata lasciata accesa: perché il volo, in spazio aereo internazionale, non è sottoposto all’autorità di nessuno Stato.
A.Farr.