Garattini: "Tutte le droghe danneggiano il cervello"

Il farmacologo: "Purtroppo passa un messaggio che nega la pericolosità"

Silvio Garattini

Silvio Garattini

Roma, 1 maggio 2019 - L’uso di droghe provoca indiscutibilmente danni all’organismo. La piaga di un consumo nazionale in crescita esponenziale è dovuta, secondo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, anche alla mancanza di adeguate campagne di prevenzione. 

Professore, il fenomeno interessa la popolazione di età compresa tra i 15 e i 60 anni di età. Le conseguenze sono le stesse?

"No. Bisogna differenziare tra consumatori giovani e adulti. È noto che il sistema nervoso centrale completa lo sviluppo intorno ai 20 anni, quindi tutto ciò che viene introdotto nell’organismo prima di questa età ha un impatto maggiore". 

Stando alle statistiche, oltre 6,2 milioni di italiani utilizza regolarmente cannabis. Quali effetti induce?

"Questo tipo di droga provoca allucinazioni, determinando un distacco dalla realtà. Chi ne fa uso mostra una certa apatia e disinteresse per ciò che lo circonda. Negli adolescenti si manifestano anche difficoltà di apprendimento. Studi clinici correlano inoltre la comparsa di disturbi psichici, tra cui psicosi, schizofrenia e gravi forme depressive proprio all’utilizzo di cannabis e derivati".

Che cosa favorisce a suo parere l’abitudine al consumo?

"La mancanza di opportune campagne preventive, promosse dalle istituzioni, che facciano luce sugli effetti collaterali legati all’uso, e la presenza in commercio di prodotti anche alimentari, contenenti cannabis a concentrazione minore, come ad esempio biscotti, che inducono a pensare che in fondo ‘non faccia poi così male’. Un messaggio fuorviante".

La cocaina è chiamata anche la droga del sabato sera.

"Una ricerca effettuata dal ‘Mario Negri’ sulle sostanze presenti nelle acque reflue mostra che la presenza di metaboliti legati all’uso della cannabis è costante durante tutta la settimana, mentre quella dei residui riconducibile al consumo di cocaina impenna proprio nel weekend. Probabilmente perché è stimolante e migliora le prestazioni fisiche. La cocaina ha pesanti effetti sul sistema cardio respiratorio e può indurre arresto cardiaco".

I numeri affermano che l’uso di droga tra i minori è aumentato del 39 per cento.

"Un dato purtroppo in linea con i rilievi che abbiamo fatto nelle acque reflue che circondano le scuole".

L’eroina sembra tornata prepotentemente di moda.

"Il costo è diminuito e quindi è diventata comune anche tra i più giovani. Gli effetti sono individuali, ma in generale è sedativa e determina alienazione dalla realtà".

Anfetamine e droghe chimiche. Quali rischi?

"Sono droghe che appartengono alla categoria degli stimolanti e possono favorire la comparsa di psicosi; come tutte le sostanze eccitanti inducono depressione secondaria. Altri preparati derivanti dalla morfina, dette fentanili, si stanno facendo strada. In America rappresentano già un allarme".

L’incremento dell’assunzione di stupefacenti è stato attribuito a una sempre maggiore diffusione dello stress.

"Stress è una parola ormai abusata. Il vero problema è la dipendenza. Una cosa che riguarda anche il fumo, che parifico per i suoi effetti nefasti alle droghe. Dobbiamo lavorare per far comprendere alla popolazione che il 50 per cento delle malattie dipende da comportamenti scorretti".