Lunedì 29 Aprile 2024

Di Rienzo, in cella il pusher. La chat su WhatsApp

C’è un colpo di scena nell’indagine sulla morte dell’attore Libero Di Rienzo, trovato privo di vita nella sua abitazione romana il 15 luglio. Al termine di una serrata attività i carabinieri, su richiesta della procura, hanno proceduto all’arresto del pusher che avrebbe ceduto all’artista eroina il pomeriggio del 14 luglio. Si tratta di un gambiano fermato in flagranza di reato nella zona di Torre Angela. Gli accertamenti del nucleo operativo della compagnia di Roma San Pietro erano partiti dopo il ritrovamento di eroina nell’appartamento dell’artista. A inchiodare l’arrestato anche l’analisi dei tabulati telefonici che ha consentito di individuare la posizione dello spacciatore nei pressi dell’abitazione dell’attore napoletano nel pomeriggio di quindici giorni fa. Sulle cause del decesso del protagonista di Fortapasc i magistrati di piazzale Clodio, che sulla vicenda hanno avviato un procedimento per morte come conseguenza di altro reato, sono in attesa di ricevere i risultati dei prelievi tossicologici effettuati nell’ambito dell’attività autoptica. Lo spacciatore, che si faceva chiamare Alì, sarebbe stato contattato dalla vittima tramite whatsapp a un numero che lui stesso aveva chiesto all’amico. "Oh prima mi ha risposto, mi ha detto non prima delle 3, le 4 – si legge in un messaggio inviato dalla vittima – mo lo sto a chiama’ a rotella e non mi risponde... vuoi provare a chiamarlo te?", scrive il pm nel cedreto di fermo. All’amico, che ai carabinieri dirà poi di aver più volte assunto eroina insieme alla vittima, De Rienzo dice che, qualora fosse riuscito nell’intento "ci avrebbe pensato lui" con probabile riferimento al pagamento di quanto acquistato, scrive il pm, specificando che lui si sarebbe preso solo una parte, lasciando il resto all’amico.