Lunedì 6 Maggio 2024

Democrazie di nuovo sotto assedio

Cesare

De Carlo

Certo la fatwa, l’Islam, gli ayatollah che da Komeini in poi hanno giurato guerra al Grande Satana. Ma c’è di più dietro l’attentato a Salman Rushdie, lo scrittore maledetto. C’è l’assedio alle nostre democrazie. Eppure non più tardi di trenta anni fa credevamo di avere vinto la scommessa con la Storia. Ricordate il bestseller di Francis Fukuyama? Lo incontrai alla Johns Hopkins. Il libro era intitolato ‘The End of History’. La Storia era finita – questa la tesi –, perché era finita la guerra fredda. Aveva vinto l’America. E in assenza dell’Urss, la superpotenza alternativa, repressiva, oppressiva eccetera, America e Europa non avevano più un nemico. Dunque avrebbero potuto esportare i loro valori nel mondo intero.

È andata diversamente come si sa. Oggi sono i nostri valori a rischio. Altro che fine della Storia! La Storia si è rivoltata contro un Occidente rimasto orfano della leadership americana. Autocrazie, dittature, teocrazie in Europa, Medio Oriente, Asia e ora anche in America Latina si muovono in una specie di asse del male. Ecco perché l’accoltellamento di Salman Rushdie non va considerato solo come la vendetta tardiva per i ‘Versetti Satanici’. È emblematico di una nuova congiunta offensiva contro la disorientata America di Joe Biden. Segue il complotto, ordito anch’esso a Teheran, per uccidere l’ambasciatore Bolton. Non un caso. Bolton è odiato dagli ayatollah perché contrario al negoziato nucleare con l’Iran.

In realtà – dicono gli israeliani che non rimarranno con le mani in mano – l’Iran la bomba l’ha già. Appare allora paradossale l’ostinazione di Biden. Una ripresa del negoziato rafforzerebbe gli ayatollah legati a doppio filo a Putin e Xi, non propriamente nostri amici. Scrive il Wall Street Journal: "Come è possibile sedersi attorno a un tavolo con chi trama contro di noi e poi aspettarsi che mantenga la parola?". ([email protected])