Lunedì 29 Aprile 2024

Con lei scoppia sempre un caso E l’Auditel vola

Massimo

Donelli

Avevamo deciso di invitare Rula Jebreal per raccontare quello che sta succedendo tra Israele e Palestina ma, quando lei ha visto il suo nome in mezzo a quelli di altri 7 ospiti, tutti uomini, ha deciso di non esserci. Ora è chiaro che non ci conosce" racconta Diego Bianchi, detto Zoro, 51 anni, romano, conduttore di ‘Propaganda Live’ su La7.

È l’ennesimo regalo mediatico per la fisioterapista palestinese di 48 anni che, musulmana cresciuta in Israele, ha studiato a Bologna, ha sposato un banchiere americano e, nel presepe mattoide della TV italiana, si è ritagliata un ruolo tutto suo: quello della vittima combattente.

Nel 2017, a Piazza Pulita, definì il giornalista Nicola Porro "un uomo bianco che urla addosso a una donna come me". Nel 2020 spopolò a Sanremo con un monologo sulla violenza contro le donne. Tre giorni fa l’indignato rifiuto a La7.

Bellissima, poliglotta (arabo, ebraico, inglese, italiano), lo sguardo perennemente corrucciato di chi regge le sorti del mondo mentre tutti gli altri fischiettano ignari del baratro che li attende, piena di rancore verso lo Stato d’Israele, Jebreal si presenta come esperta di politica internazionale. In realtà viene invitata dai furbastri conduttori TV per scalare l’Auditel: se c’è lei, infatti, scoppia casino, garantito. E ora, caso Zoro docet, scoppia perfino se non c’è. Così l’Alba Parietti del Medio Oriente allaga, una volta di più, i media. Confermandosi maestra nella ricerca (e nella conquista) della visibilità.