Scuola, Bussetti: "Meno compiti per le vacanze di Natale, i ragazzi stiano in famiglia"

Non una circolare ma un invito. Perché la diminuzione dei compiti? "Gravano sugli impegni delle famiglie"

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti

Roma, 10 dicembre 2018 - "Meno compiti di Natale, più riposo in famiglia". Ma quello annunciato dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti è un invito ai docenti, non una circolare come circolato (appunto) in precedenza. Insieme agli auguri il ministro spedirà agli insegnanati l'invito a ridurre il carico dei compiti per le vacanze di Natale, in nome di una festa un po' più in famiglia. Un approccio soft quello di Bussetti, quindi, che spiega la sua intenzione, al termine di una giornata che ha visto due netti schieramenti pro-contro l'annunciata circolare - e che mai sarà emanata, a quanto ha precisato lo stesso titolare del ministero. "Io non farò una circolare, con gli auguri di Natale a scuole e docenti approfitterò per chiedere agli insegnanti, nel rispetto della loro autonomia di fare una riflessione sull'opportunità di misurare il carico dei compiti agli studenti, per farli riposare un secondo e farli dedicare ad altre cose, come ritrovarsi in famiglia", ha spiegato. Quindi nessuna circolare ufficiale, nessun obbligo, solo "un'indicazione". 

SPRAY ALLA SCUOLA DI PAVIA - Bussetti, ospite a 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio1, ha commentato poi la vicenda dello spray al peperoncino nella scuola di Pavia. "Si tratta di un brutto episodio da condannare e, soprattutto, da punire: occorre dare degli esempi precisi e pesanti", ha detto il ministro spiegando che "non ci saranno espulsioni, ma magari una sospensione che determini un voto negativo di condotta tale da far perdere l'anno scolastico". 

CROCIFISSO IN CLASSE - Il ministro, sempre su Rai Radio 1, è tornato anche sul tema crocifisso in classe. "Non è obbligatorio - ha detto il ministro -, ma non è nemmeno da discriminare". Ai giornalisti di RaiRaio1 che gli fanno notare di aver detto alla manifestazione della Lega che il crocifisso sarebbe stato obbligatorio "durante il periodo di Natale", il ministro risponde: "Ho detto un'altra cosa: non riesco a capire chi contesta il crocifisso e il presepe. Ora - ha aggiunto - il crocifisso è presente in quasi tutte le aule, anche nel mio ufficio, dove non c'era quando sono arrivato. L'ho appeso io", ha detto il ministro.