Lunedì 6 Maggio 2024
Riccardo Jannello
Cronaca

Cade l’ultima speranza: "Maddie è morta"

I pm tedeschi hanno le prove del decesso della piccola sparita in Portogallo. Ma il giallo resta. I genitori: "Nessuna comunicazione ufficiale"

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Dopo giorni di incertezza, il procuratore capo della città della Bassa Sassonia, Hans Christian Wolters, ha comunicato ufficialmente che Madeleine McCann, la bimba inglese di 3 anni scomparsa il 3 maggio 2007 da un resort di Praia da Luz, in Portogallo, è morta e che il principale sospettato dell’omicidio, Christian Brueckner, continua a essere recluso nel carcere di Kiel dove sconta una condanna a 7 anni per la violenza sessuale su una turista americana settantenne commessa sempre in Algarve.

Lo stesso Wolters aveva prima confermato la morte di Maddie e poi smentito la dichiarazione, sostenendo "che le prove forensi" non erano univoche. A due giorni di distanza non si sa che cosa abbia convinto il procuratore federale tedesco a mettere nero su bianco la parola fine alle speranze dei McCann inviando loro una lettera.

Ma il giallo non si dipana perché Kate e Gerry McCann dichiarano falsa la notizia diffusa dal procuratore e affermano nel loro sito, "Find Madeleine", di non avere mai ricevuto alcuna comunicazione, né scritta né verbale, e quindi di non avere dichiarazioni da fare in merito. Aspettano che gli inquirenti tedeschi si facciano vivi e si mantengono "nell’aspettativa di qualsiasi evenienza". Nella presunta lettera alla famiglia McCann, Wolters non spiega quale sia stata la svolta decisiva per pensare alla morte di Maddie – che in realtà è data da anni per scontata anche se il corpo della piccola non è mai stato ritrovato –, ma parlando con la stampa ha sostenuto di avere in mano prove essenziali, ma di non averle assolutamente comunicate ai genitori.

"Siamo vicini al dolore della famiglia – ha detto –, ma se rivelassimo ai genitori maggiori dettagli ciò potrebbe compromettere l’indagine. Abbiamo prove concrete che il nostro sospettato ha ucciso Madeleine e questo significa che è morta", ha concluso lapidario. Non lasciando intendere come i McCann potrebbero compromettere l’esito della vicenda se venissero a sapere dei particolari. Contro Brueckner, quindi, non ci sarebbero solo la sua natura di "predatore sessuale seriale" e l’avvistamento delle due auto in dotazione nei pressi del resort e il telefono allacciato alla cella di Praia da Luz con il quale ha effettuato due telefonate proprio nelle ore del sequestro e sparizione di Maddie, ma probabilmente qualcos’altro emerso dagli interrogatori della polizia portoghese.

Non è escluso che questi particolari da non divulgare possano riferirsi ai legami con altri reati che Brueckner potrebbe avere commesso e per i quali è indagato, non solo quello di Aljezur in Portogallo dove nel 1996 è scomparso un bimbo di 6 anni, Renée Haase, o quello della regione di Berlino legato alla piccola Inge Gehricke, ma per altri due che non si conoscevano: quello di Joana, una bimba di 8 anni sparita nel 2004 a poca distanza da Praia da Luz, e quello drammatico di Tristan Brubach, 13 anni, trovato morto in un sottopasso di Francoforte nel marzo ‘98 dopo essere stato picchiato a sangue, stuprato, strangolato e il suo corpo mutilato tanto che alcune parti non sono mai state recuperate. Tre ragazzi affermarono di avere visto un uomo deporre sul cemento il corpo senza vita e straziato del piccolo: era Brueckner? Un’altra donna, una cameriera irlandese che lavorava nel 2007 a Praia da Rocha, poco distante dal luogo dov’è scomparsa Maddie, Hazel Beman, ha chiesto che venga riaperta l’indagine sulla violenza che subì perché avrebbe riconosciuto in Brueckner l’autore dello stupro.