Lunedì 29 Aprile 2024

Ast: in cassa integrazione 200 operai della Ilserv, riavvio della fabbrica a rischio

Domani si sarebbe dovuto concludere lo sciopero a oltranza dei lavoratori dell'acciaieria, ma la conferma della CIG per i dipendenti della più grande ditta esterna rischia di rimettere tutto in gioco DUELLO VERBALE TRA LANDINI E DELRIO

Un presidio dei lavoratori Ilserv

Un presidio dei lavoratori Ilserv

Terni, 25 novembre 2014 - A Terni, per la vertenza delle acciaierie si procede come i gamberi: un passo in avanti e due indietro. Domani la ministero per lo Sviluppo Economico riprenderà il negoziato tra sindacati, Governo e Ast e nelle ultime ore si erano registrate aperture da tutte le parti per il raggiungimento di un possibile accordo nonostante le dichiarazioni belligeranti di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, che ancora ieri continuava a dire "l'accordo non si deve fare a tutti i costi". Ma Landini fa il suo mestiere e non può certo mostrarsi troppo conciliante alla vigilia di un incontro che potrebbe essere quello decisivo. Il vero segnale di "disgelo" era piuttosto arrivato dagli stessi lavoratori Ast che domenica avevano deciso di interrompere lo sciopero a oltranza in essere dallo scorso 9 ottobre e di rimodulare le iniziative di protesta cominciando, però, con il rientrare in fabbrica già a partire da domani 26 novembre. Un passo avanti che avrebbe potuto condizionare in senso positivo la riunione al Mise. Ma ieri pomeriggio è arrivata un'altra doccia fredda. Agli operai della Ilserv, la più grande delle ditte esterne che lavora con Ast e che dentro all'acciaierie movimenta macchinari fondamentali per la produzione di acciaio, ieri mattina è arriata una raccomandata con la comunicazione di messa in cassa integrazione guadagni a zero ore. Cig retrodata allo scorso 13 novembre e con effetto immediato appena realizzato lo smaltimento delle ferie residue di ciascun operaio. Una situazione drammatica che aveva già preso le mosse all'indomani della rottura del tavolo di trattativa tra Ast e sindacati agli inizi di ottobre, e che aveva dato luogo anche a vivaci proteste.

E allora c'è un problema grosso, per Ast e per gli operai. Anche se il 26 novembre gli operai ternani torneranno ai loro posti di lavoro, la fabbrica potrà ripartire senza l'apporto delle unità operative di Ilserv? L'azienda si è organizzata in tal senso e come? E gli operai di Ilserv cassaintegrati come reagiranno? Insomma, la situazione potrebbe tornare drammaticamente in bilico.