Non è previsto un obbligo per il vaccino, quindi licenziare o mettere in aspettativa forzata
un dipendente che
non si vaccina "è un atto ampiamente contestabile". Lo dice la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, commentando le dichiarazioni dell’imprenditore Cucinelli sulle sue intenzioni di mettere in aspettativa retribuita per sei mesi i lavoratori No-Vax. "Non siamo ancora in presenza
di un obbligo vaccinale –
ha detto –, bisogna intensificare la campagna vaccinale che mi pare stia dando buoni frutti. Poi non dobbiamo allentare le misure di precauzione". Contraria anche la Cisl
che paventa il rischio di violazione della privacy.