Sabato 27 Aprile 2024

Aspettativa di vita, divario di 4 anni tra Nord e Sud

E' impietosa la fotografia scattata dall'istituto superiore della Sanità: il Sud Italia è l'unica macroregione in Europa ad aver costantemente peggiorato gli indicatori della salute

Per i medici il nuovo fronte è la riabilitazione del dopo Covid

Per i medici il nuovo fronte è la riabilitazione del dopo Covid

Roma, 25 ottobre 2018 - Si vive quattro anni di più al Nord rispetto al Sud Italia. Un divario dovuto alla crisi economica ma anche all'incapacità di riorganizzare il sistema sanitario dopo l'affidamento delle competenze alle Regione. Non solo: il Sud Italia è l'unica macroregione che ha peggiorato costantemente i suoi indici di salute in tutta l'Unione Europea. L'impietosa fotografia è stata scattata dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, durante il forum «Un check-up per l'Italia» organizzato a Roma dalla Fondazione Agnes.

LE RAGIONI DI UN DECLINOMa come si spiega questa consistente differenza nella aspettativa di vita tra Nord e Centrosud? Per Ricciardi è un mix di motivi che vanno "dalla crisi economica all'incapacità di riorganizzare i sistemi sanitari regionali dopo la devoluzione. Di fatto c'è un aumento dei fattori di rischio (ma questo c'è in tutta Italia, anche se il dato è più forte al Sud). Sarebbe più necessaria la capacità di intervento delle Asl, facendo più prevenzione, migliori diagnosi, migliori cure". In pratica, viene completamente disattesa la legge dell'assistenza inversa: dove ci sono maggiori fattori di rischio dovrebbe esserci una sanità meglio funzionante. "Invece è il contrariocontinua Ricciardi -. Abbiamo degli indicatori peggiori al Sud rispetto che al Nord".

TORNARE ALLA SANITA' CENTRALIZZATA? No, la soluzione non è quella di un passo indietro. "Non dobbiamo andare verso il ritorno del centralismo - spiega Ricciardi -, ma bisogna avere migliori rapporti tra Stato e Regioni, perché oggi il governo centrale ha di fatto limitati poteri. Può fare solo programmazione, delimitare i livelli essenziali di assistenza e fissare le poste di finanziamento. La stragrande maggioranza degli aspetti organizzativi e gestionali spetta alle Regioni". Insomma, il modello va nettamente migliorato, magari partendo da un riequilibrio di competenze. "Oltre al noi, solo in Spagna vige un sistema come quello attuale: sono i due Paesi con i problemi maggiori - è la stoccata di Ricciardi - e con le maggiori differenze interne".

FANALINO DI CODA NEL CONTINENTE - L'Italia è fanalino di coda in Ue. "Mentre altri Paesi - chiude il presidente dell'istituto superiore di sanità -, come Bulgaria e Romania o in genere le nazioni dell'Est, una volta entrati nell'Unione Europa hanno costantemente migliorato i loro indici economici, finanziari e di salute, il Sud Italia è l'unica macroregione che è peggiorata di anno in anno".