Giovedì 18 Aprile 2024

Coronavirus, Sileri: "L'app Immuni arriva in 10-15 giorni"

Rilasciato il codice sorgente. Il viceministro della Salute: "Pronta per la prima decade di giugno". Il Garante dela privacy: "Non prevista la geolocalizzazione"

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute (Ansa)

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute (Ansa)

Roma, 25 maggio 2020 - Si stringono i tempi per il rilascio dell'app Immuni che servirà per tracciare i contagi da Coronavirus in italia. "Arriva in 10-15 giorni, per la prima decade di giugno sarà pronta", ha detto oggi il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri intervenento su Radio24. "L'app - ha aggiunto - rientra in una riorganizzazione importante della medicina territoriale e della medicina preventiva, è un tracing importantissimo che darà ulteriori informazioni sul tracciamento e sulla diffusione della malattia stessa".

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Pubblicato il codice sorgente

Intanto il ministero dell'Innovazione ha pubblicato il codici sorgente dell'app, cioè l'ultima parte ancora non nota di Immuni. Nella notte su Github, la piattaforma dove gli sviluppatori da ogni parte del mondo possono confrontarsi su progetti specifici, sono stati caricati i documenti sul funzionamento del software dell'app per il contact tracing scelta dal governo. 

Lo scorso 16 maggio uno dei fondatori di Bending Spoons, Luca Ferrari, sempre su Github aveva pubblicato una serie di specifiche tecniche sul funzionamento dell'app, dove si descriveva il funzionamento. Il 20 maggio invece Google e Apple hanno rilasciato l'aggiornamento del loro software per facilitare la comunicazione tra dispositivi Android e iOS tramite Bluethoot, dando di fatto il via libera allo sviluppo delle applicazioni nazionali autorizzate dai sistemi sanitari di ogni Paese. 

Immuni, si conferma in questa nuova serie di documenti pubblicati, seguirà il modello decentralizzato di Google e Apple, il che vuol dire che i dati raccolti saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale; non traccerà  gli spostamenti, ma solo alcuni i contatti tra smartphone; non sarà obbligatorio scaricarla, né usarla; i dati raccolti potranno essere condivisi solo previa autorizzazione del possessore dello smartphone; tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale (gestito da Sogei), dovranno essere cancellati entro dicembre 2020. 

Il Garante sulla privacy

"In queste ore sta per arrivare al Garante la documentazione relativa alla valutazione di impatto sulla privacy che il Ministero della Salute ha fatto sull'app Immuni e su cui dovremo dare parere conclusivo", ha invece dichiarato il presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare della Camera. "Allo stato - ha spiegato Soro - la norma che il governo ha inviato al Parlamento risponde alla richieste che avevamo fatto sulla scelta volontaria. Non è prevista, inoltre, la geolocalizzazione che è un altro elemento che avevamo sconsigliato anche perché è meno efficace. Una serie di interlocuzioni avvenute in queste settimane dovrebbero essere servite a rimuovere i dubbi e dovrebbero consentirci di poter consigliare agli italiani di scaricare l'app".