Domenica 13 Ottobre 2024
CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

Un anno scolastico ‘on the road’. Lezioni tra boschi e campagne: "Faremo mille chilometri in 8 mesi"

Il progetto per otto studenti delle superiori ideato da una guida escursionistica. Aule naturali in 12 regioni. Lo scrittore-educatore: "Così uniamo cammino e didattica". Il programma gestito da prof e scalatori

Gioele Pirozzi, 17 anni, studente del liceo artistico a Grosseto

Gioele Pirozzi, 17 anni, studente del liceo artistico a Grosseto

Orvieto (Terni), 17 settembre 2024 – Un progetto educativo innovativo che trasforma i boschi, le campagne, le strade, i laghi, i paesi nelle aule scolastiche. Una classe nomade di otto studenti delle scuole superiori trascorrerà un anno scolastico in maniera itinerante attraversando a piedi l’Italia con un tragitto di oltre mille chilometri per 8 mesi, accompagnata da guide escursionistiche ambientali e insegnanti. L’iniziativa si chiama ’Strade maestre’, è partita ieri da Orvieto e terminerà il 19 maggio 2025 a Trieste. È una sperimentazione promossa dalla cooperativa sociale CamminaMenti in collaborazione con Aigae e Cai, rivolta a studenti della scuola secondaria di secondo grado. Il viaggio, scandito da tappe suggestive come la Valle dei Calanchi, la Via Romea Germanica, l’Etna e le Terre di Castalia, si concluderà dopo aver attraversato a piedi gran parte del Sentiero Italia del Cai. Complessivamente verranno toccati cento centri, sia grandi città che piccoli borghi. Viaggiando zaino in spalla da settembre 2024 a giugno 2025, lungo un percorso di oltre mille chilometri in 12 regioni: Umbria, Lazio, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il gruppo in partenza è formato da otto giovani tra i 17 e i 18 anni, provenienti da diverse parti d’Italia, una di loro persino dall’Australia, e da quattro guide-insegnanti: Roberta Cortella, Marco Saverio Loperfido, Marcello Paolocci e Roberto Tigani. Il costo è di 8mila euro per ogni studente, ma parzialmente coperto da una raccolta di crowfunding. Gioele Pirozzi frequenta il liceo Artistico a Grosseto: "Questa iniziativa sembra fatta apposta per me che sono un appassionato di trekking e natura – spiega –. Non vedo l’ora di partire, sono sicuro che conoscerò persone meravigliose e che si tratterà di una esperienza da ricordare negli anni". Anna Scaramucci, invece, è di Spilimbergo e frequenta il liceo delle Scienze umane a Udine: "Sono convinta che imparerò cose impossibili da apprendere diversamente".

L’idea è venuta a Marco Saverio Loperfido, guida escursionistica, scrittore-educatore, ricercatore sociale ed esperto di montagna terapia oltre che documentarista. Nel 2018 ha accompagnato sei ex detenuti in un percorso di 900 chilometri nel sud dell’Italia per un progetto di reinserimento sociale. L’esperienza è raccontata nel docu-serie ‘Boez – Andiamo via’, andato in onda su Rai3. Spiega Loperfido: "Mi sono avvicinato a questa idea nel tempo, pensando prima a una lettera indirizzata a un giovane italiano e poi a un progetto per le università che avesse il cammino, i territori e lo studio al centro. Si chiamava ’Ricercatori in cammino’ e ho portato l’idea, rigorosamente a piedi per 2.400 chilometri, al Parlamento Europeo di Bruxelles, consegnandola a David Sassoli nel 2017 – dice – poi durante un’intervista al mio amico e collega Marcello Paolocci in cui sottolineava la necessità di far camminare anche gli adolescenti durante il periodo scolastico, è subentrata l’idea folle, visionaria, ambiziosa ma entusiasmante, di far realizzare un intero anno scolastico itinerante a una classe di studenti, unendo cammino e insegnamento. È la prima tappa di un percorso che vuol essere lungo decenni".