Lunedì 29 Aprile 2024

Ammortizzatori e sgravi Mossa anti-licenziamenti

Divieto alle aziende in cassa Covid di interrompere i contratti fino al 28 agosto. Nel Dl Sostegni bis formazione per i giovani e aiuti a chi assume disoccupati

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Blocco dei licenziamenti prorogato al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno. La più nuova misura salva-occupazione, voluta dal ministro Andrea Orlando, entra all’ultimo minuto nel pacchetto lavoro del decreto Sostegni bis approvato ieri dal Consiglio dei ministri. E prevede, inoltre, che dal 1° luglio, giorno in cui verranno sbloccati i licenziamenti, le aziende che usano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali, a condizione che non mandino a casa nessuno.

Ma per il leader della Cgil, Maurizio Landini, "non basta, serve il blocco a fine anno". Anche Matteo Salvini è dello stesso avviso. Per fare fronte al pericolo di una valanga di cessazioni dei rapporti di lavoro, il governo interviene anche con una doppietta di contratti, quello di espansione per andare in pensione 5 anni prima e quello di ricollocazione per poter essere assumere disoccupati. Mentre viene prolungato il Reddito di emergenza, in piedi fino a settembre 2021, si blocca la diminuzione degli importi della Naspi e si proroga la scadenza dei versamenti contributivi per autonomi e professionisti al 20 agosto 2021. E una boccata d’aria arriva al settore del turismo, con un esonero contributivo totale per i dipendenti riportati al lavoro nel periodo di vigenza della cassa Covid.

Ma veniamo ai capisaldi del pacchetto. Il contratto di rioccupazione, a tempo indeterminato, sarà legato alla formazione e a un periodo di inserimento di massimo sei mesi, durante il quale il datore di lavoro godrà di un esonero contributivo totale. Da notare, però, che gli sgravi dovranno essere restituiti nel caso in cui il lavoratore non sia confermato al termine del periodo di inserimento. Per quanto riguarda lo scivolo aziendale regolato dal contratto di espansione, si abbassa a 100 dipendenti la soglia per il 2021 sia per l’accesso alla pensione che per la riduzione dell’orario.

Il già esistente contratto di solidarietà viene invece ampliato: le aziende che a giugno avranno lo sblocco dei licenziamenti, con un calo del 50% di fatturato, possono stipularlo e portare la retribuzione dei lavoratori al 70%, purché l’impresa si impegni al mantenimento dei livelli occupazionali. Per integrare politiche attive del lavoro e sistema di industria nazionale, nasce al Ministero del Lavoro il fondo "Scuola dei mestieri", con una dotazione di 20 milioni di euro.

Claudia Marin