Roma – Milan 2-1: in campo sempre gli stessi giocatori senza carattere

Per la trasferta di Roma Pioli conferma la formazione vista sette giorni fa contro il Lecce. Il tecnico non cambia neppure i rossoneri che avevano deluso. Delusione non per doti tecniche ma, in primis, per dedizione e impegno. Se 50 mila tifosi, quando viene letta la formazione, fischiano Suso, Biglia e Rodriguez un motivo c’è. […]

Per la trasferta di Roma Pioli conferma la formazione vista sette giorni fa contro il Lecce. Il tecnico non cambia neppure i rossoneri che avevano deluso. Delusione non per doti tecniche ma, in primis, per dedizione e impegno. Se 50 mila tifosi, quando viene letta la formazione, fischiano Suso, Biglia e Rodriguez un motivo c’è. È il mancato onore alla maglia indossata. Infatti la sfida con la Roma è stata persa per tanti errori e totale mancanza di carattere e determinazione.

Il Milan parte bene. Al minuto 15 scambio con Calhanoglu al tiro che colpisce Paquetà e Leao, liberato in area, non c’entra lo specchio della porta. Questa non è una novità per un giocatore, il portoghese, che pare essere più a proprio agio come esterno piuttosto che punta centrale.

La partita non è spettacolare con poche occasioni. Pastore tira fuori di poco dal limite dopo essere stato servito di testa da Perotti a seguito di un rimpallo. Kessie, prova a far capire il proprio torpore, perdendo la palla intercettata in area dopo un dribbling da deficiente.

Al 30 tiro debole di Suso. Poco dopo Zaniolo gli mostra come si calcia dal limite. Bolide. Para Donnarumma.

Kessie prosegue il sonnellino e si perde Djeko su corner permettendo al “gigante mascherato” di colpire di testa indisturbato servito dal taglio sul primo palo di Mancini. Minuto 38 Roma in vantaggio. Da un dormiente a un altro. Conti prosegue la confusione di domenica scorsa con il Lecce, permettendo a Pastore, servito da Perotti, di presentarsi a tu per tu con Donnarumma che fa un miracolo. Biglia si unisce al gruppo dei “molli”, fortunatamente dalla sua dormita in area non nasce nulla.

Il Milan è lento e anche nelle ripartenze non crea nulla di pericoloso. Theo Hernandez è l’unico che spinge con costanza andando sul fondo o tagliando verso il centro. Leao si muove molto ma combina poco mentre gli altri avanti sono senza mordente. Qualcosa di nuovo nei movimenti si vede, ma manca la carica agonistica.

La Roma ha ben sette giocatori “over 30”. Inoltre viene da 90 minuti giocati su un campo pesante tre giorni fa. In compenso il Milan inizia nel peggio dei modi la ripresa. Sbagliano Conti, Biglia, che regala una punizione alla Roma, e Kessie, che perde ancora l’uomo su corner, Smalling in questo caso contrato da Calhanoglu che gli deve quasi 20 centimetri. i giallorossi quindi rischiano per due volte di raddoppiare. Pioli prova a sistemare qualche coccio. Fuori Conti e dentro Calabria.l mentre Fonseca toglie Perotti, a mio avviso uno dei migliori.

Calabria, che stranamente spinge più di Conti, ripaga subito la fiducia mettendo un cross per l’altro esterno, Hernandez che controlla in area e tira trovando il pareggio. In compenso subito dopo Calabria regala una palla in uscita, con Biglia fermo, e Zaniolo riporta in vantaggio la Roma che così non ha neanche avuto il tempo di rischiare un contraccolpo psicologico.

Il contraccolpo lo subisce il Milan, o meglio, non c’è nessuna reazione con l’ingresso di Piatek che non sortisce effetti. Mancini da corner si divora il terzo gol dei giallorossi. Viene da chiedersi come sia stata preparata la gara. Forse invece dei giorni di riposo ne servirebbero a guardare dei video!

Pioli completa l’ammissione di errori togliendo Biglia e inserendo Bennacer. Basterebbe leggere qualche blog o gruppi di tifosi per capire chi togliere perché non motivato. Il prossimo dovrebbe essere Suso, ma Pioli non ha più cambi.

Il Milan gioca con troppa sufficienza. Anche Hernandez si iscrive alla lunghissima lista di giocatori che hanno commesso errori. Donnarumma da un altro miracolo, su Zaniolo. L’esterno francese resterà comunque il migliore in campo tra i rossoneri insieme a Donnarumma.

Contro una squadra stanca e incerottata io Milan ha giocato l’ennesima partita priva di carattere. Mancava il sangue iniettato negli occhi degli undici rossoneri. Sarebbe stato sufficiente giocare con ritmi elevati per mettere in difficoltà la Roma. Invece il Milan non ha fatto neanche la cosa che dovrebbe essere più ovvia: dare tutto per mettersi in evidenza al nuovo allenatore e ai dirigenti. Se è vero che il pesce puzza dalla testa forse è proprio Maldini che non ha il carattere per suonare la sveglia all’ambiente.