Milan: troppi, inutili e scadenti…

La partita con il Liverpool, ultima della tragica Guiness Cup, non ha dato grandi note positive per il Milan. 2 gol subiti, con anche un rigore sbagliato dagli inglesi, e zero segnati. Inzaghi schiera un 4-3-3 nel quale gli esterni alti, El Shaarawy (e dopo Honda) e Niang tornano a fare i terzini aggiunti. Di […]

La partita con il Liverpool, ultima della tragica Guiness Cup, non ha dato grandi note positive per il Milan. 2 gol subiti, con anche un rigore sbagliato dagli inglesi, e zero segnati. Inzaghi schiera un 4-3-3 nel quale gli esterni alti, El Shaarawy (e dopo Honda) e Niang tornano a fare i terzini aggiunti. Di fatto la linea quando si difende è composta da sei giocatori, in compenso i due esterni devono fare ben oltre 10 chilometri a partita e a volte peccano di lucidità nonostante il francese sia stato il migliore in campo. Spesso le azioni partono dai centrali, Rami e Bonera per l’occasione, oppure dal centrale difensivo che si abbassa. Quando si viene pressati però è un problema (vedi primo gol del Liverpool con palla rubata ad Essien). Il Milan non tira mai in porta e diventa leggermente più pericoloso nel secondo tempo quando entra Balotelli. Il raddoppio del Liverpool, che ha giocato con la primavera, è arrivato nel finale con tutta la difesa schiacciata e Suso libero di battere a rete.

I numeri al termine del torneo americano sono impietosi. 10 gol subiti e 1 fatto. Tre sconfitte parzialmente attenuate dal fatto di aver giocato contro squadre più avanti nella preparazione (ma anche con Roma e Inter avremmo perso). Inzaghi ha fatto numerosi esperimenti ma il risultato non è confortante e mentre le altre grandi italiane fanno colpi di mercato e si rinforzano, comprando giocatori che si inseriscono in fretta, il Milan medita. I reparti hanno tanti giocatori mediocri. Un tempo, lo so sono nostalgico, c’erano Baresi e Costacurta con Galli sostituto più che degno. Sulle fasce Maldini e Tassotti, inamovibili. Ora abbiamo: Mexes, Bonera, Zapata, Rami, Zaccardo, Albertazzi, Costant, De Sciglio, Abate, Alex e Didac. 11 giocatori, alcuni dei quali con contratti molto onerosi, e pochi talenti o titolari. Il problema non è da poco. Chi è ben pagato si guarda bene dal fare le valigie e il mercato è bloccato. Non c’è il problema del sovrannumero a centrocampo mentre mancano, per ora, le idee per la fase offensiva. Speriamo qualcosa cambi presto altrimenti altro che obiettivo Champions.

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