Milan – Sassuolo 2-1: non solo il risultato

La vittoria è la notizia positiva di questa giornata ma, attenzione, non è stata l’unica. Potrei sembrare troppo ottimista ma a mio avviso il Milan oggi potrebbe aver capito come giocare. Parlo dell’intensità. I ragazzi devono prendere gli ultimi 20 minuti della partita con il Sassuolo e replicarli in ogni secondo delle prossime partite da […]

La vittoria è la notizia positiva di questa giornata ma, attenzione, non è stata l’unica. Potrei sembrare troppo ottimista ma a mio avviso il Milan oggi potrebbe aver capito come giocare. Parlo dell’intensità. I ragazzi devono prendere gli ultimi 20 minuti della partita con il Sassuolo e replicarli in ogni secondo delle prossime partite da qui a fine stagione. Non parlo del gioco ma della volontà.l, magari arrivata dalla paura di un risultato negativo piuttosto che dalla ferma volontà di vittoria. Il risultato non cambia. Certo la sola determinazione non sarà sufficiente, serviranno gioco, schemi e disponibilità però già quello sarebbe un buon inizio.

È vero, il Sassuolo era in 10 uomini da 40 minuti per l’assurda regola del rigore ed espulsione del portiere. Il penalty era stato trasformato da Bacca che se l’era procurato fuggendo verso la porta sull’imbeccata di Cerci, per la prima volta accentratosi invece che diretto sul fondo. Dopo il vantaggio il Milan ha continuato ad essere lento, involuto, con poche idee. Manca la determinazione di chiudere la partita e prevale l’accontentarsi del vantaggio di misura fidandosi della superiorità numerica. Il Sassuolo effettivamente non ha mai tirato in porta in 90 minuti fatto salva la punizione del solito Berardi che se giocasse ogni domenica contro il Milan avrebbe una media gol superiore a quella di Cristiano Ronaldo.

Sul pari Mihajlovic ha messo la seconda punta, Luiz Adriano, al posto del positivo Poli ma la mossa più influente è stata l’ingresso di Bertolacci che, vicino a Bonaventura a sinistra, ha permesso di avere spesso la superiorità numerica creando occasioni. Il gol del definitivo vantaggio è arrivato su corner e testa di Adriano.

Non ci sono giocatori che si sono distinti particolarmente né altri che sono stati più negativi degli altri. In generale è mancato il gioco collettivo, sia in pressione che in fase costruttiva. Bene quella difensiva con Donnarumma, in porta al posto di Lopez, che ha sempre dato sicurezza al reparto uscendo con precisione. Il sedicenne ha qualche responsabilità sul gol del pareggio, visto che la punizione è stata tirata sul suo palo, ma dopo lo show di Lopez che, scocciato per l’esclusione è rientrato anzitempo negli spogliatoi durante il riscaldamento, penso che giocherà titolare a lungo e ne sono molto contento. Malino Abate, spesso impreciso, e anche Kacka; tutto sommato però è naturale che qualcuno possa essere non in giornata positiva qualche volta, in compenso il gioco di squadra dovrebbe sopperire queste deficienze. Il Milan deve diventare più squadra ma sarà possibile senza grandi leader? Lo sta diventando Bonaventura che spesso si prende la responsabilità della squadra mentre non lo sarà mai Montolivo. Al capitano manca la grinta e i suoi gesti di giocare con calma nel primo tempo invece che ispirare la volontà di raddoppio ne sono uno dei tanti esempi.

Mercoledì si giocherà ancora a San Siro contro il Chievo, sarà un buon banco di prova per cercare un pizzico di continuità nell’atteggiamento e nei risultati.

Abate Abbiati Adriano alex Antonelli Bacca Berlusconi bertolacci bonaventura Bonera Calabria calcio cerci De Jong De Sciglio Diego lópez donnarumma Ely Honda jose mauri Kucka Matri menez mexes mihajlovic Milan Montolivo Niang nocerino poli Rami romagnoli suso tassotti van ginkel wearemilan Zaccardo Zapata