Milan – Lazio: Inzaghi chiama, San Siro risponde

Per ora il miglior acquisto è senza ombra di dubbio Inzaghi. Il neo allenatore aveva promesso che l’unica certezza della stagione sarebbe stato l’impegno. In cambio ha chiesto la fiducia dei tifosi e un ritorno allo stadio. Nei primi 90 minuti della stagione si sono visti entrambi i fattori e questi sono stati sufficienti per […]

Per ora il miglior acquisto è senza ombra di dubbio Inzaghi. Il neo allenatore aveva promesso che l’unica certezza della stagione sarebbe stato l’impegno. In cambio ha chiesto la fiducia dei tifosi e un ritorno allo stadio. Nei primi 90 minuti della stagione si sono visti entrambi i fattori e questi sono stati sufficienti per battere una Lazio modesta. “Questi hanno fame” è stato il commento tra colleghi laziali che avevo a fianco a metà primo tempo. I più affamati, come da previsione, sono stati El Shaarawy e De Jong. Il 34 olandese per me è stato il migliore in campo. Sempre presente e puntuale nel suo lavoro di diga davanti alla difesa ma anche con grande carattere e lucidità nella prima fase di costruzione della manovra. Il Faraone ha una condizione eccellente e ha confermato che la convocazione in nazionale è meritata. La sua fuga sulla sinistra, nella quale ha bruciato Basta, ha sortito il gol del vantaggio, realizzato al settimo da Honda, che ha rovinato i piani di Pioli. La Lazio non ha praticamente avuto reazione e così in apertura di ripresa è arrivato il raddoppio di Muntari su cross di Abate dalla destra. Il rigore subìto e realizzato da Menez ha di fatto chiuso la partita e neppure l’autorete di Alex ha creato patemi. Il francese ha confermato le sue ottime doti tecniche e ha lottato su ogni pallone ergendosi da leader in campo mentre Alex è stato una vera e propria diga prendendo il 100% delle palle arrivate in area.

Al di là delle prestazioni dei singoli quello che maggiormente mi ha colpito è stata l’atmosfera di San Siro. Il pubblico ha incitato la squadra e i giocatori spesso si sono rivolti alla curva chiedendone il sostegno. Il più acclamato è stato proprio Superpippo che ha dapprima spronato i tifosi, quindi si è goduto le acclamazioni e infine si è defilato, nonostante i suoi ragazzi lo chiamassero, lasciando loro l’abbraccio finale della curva. Certo, lo stadio non era pieno (ma è grande da riempire), però la sensazione è che San Siro sia tornata la “casa del Milan”, nella quale gli avversari faticheranno parecchio.

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