Lazio – Milan 0-3: gli unici a vincere a Roma

Le assenze di Immobile e Caicedo erano sicuramente un bel bonus per il Milan in trasferta a Roma con la Lazio. In compenso partita di difficoltà cinque stelle su un campo dove nessuno era riuscito a fare risultato in questa stagione. E allora si potrebbe dire “Clamoroso all’Olimpico” mutuando la celebre esclamazione di Sandro Ciotti […]

Le assenze di Immobile e Caicedo erano sicuramente un bel bonus per il Milan in trasferta a Roma con la Lazio. In compenso partita di difficoltà cinque stelle su un campo dove nessuno era riuscito a fare risultato in questa stagione. E allora si potrebbe dire “Clamoroso all’Olimpico” mutuando la celebre esclamazione di Sandro Ciotti dallo stadio Cibali.

Il Milan ha confermato l’ottimo forma fisica dalla ripresa del campionato. Squadra tonica per 90 minuti, facilitata sicuramente dal risultato di vantaggio. Se l’aspetto fisico e il gioco confortano, non è così per quello caratteriale. La presenza del “camminante” Ibrahimovic si spiega solo per l’aspetto morale. Fisicamente indietro e affaticato lo svedese non può essere il fulcro del gioco rossonero. Esce molto per toccare i palloni ma, per contro, diventa non determinante là dove servirebbe: in area. Chi invece conferma qualità e personalità è Bennacer, il migliore in campo. Mai paura con la palla tra i piedi, ottime idee e linee di passaggio con grande presenza in ogni parte del campo. Con lui ha confermato le ottime cose già viste Saelamaekers, piedi buoni e bella gamba. Un buon acquisto.

Purtroppo sì è infortunato Calhanoglu, giocatore che ci aveva portato in vantaggio con tiro deviato al minuto 23. Il turco è parte importante del progetto Milan di oggi e domani. Con lui sicuramente capitan Romagnoli, Hernandez e Donnarumma, se riuscirà a trovare un accordo economico.

Dopo il vantaggio la partita si è messa in discesa. Ibrahimovic ha segnato in fuorigioco e poco dopo ha raddoppiato su rigore, sbagliato ma rimbalzato sulla gamba di Strakosha.

Le sensazioni dell’intervallo non lasciavano presagire pericoli. È vero che la Lazio era stata protagonista di grandi recuperi, però non è sempre festa. Assenze importanti e stanchezza non hanno permesso ai romani di provarci. Nei secondi 45 minuti si è riacceso Hernandez. Con la prima discesa ha scaricato per Bonaventura che ha trovato Rebic in area per il terzo gol. Poi 70 metri palla al piede e tiro parato per finire con imbucata per lui a tre metri dalla porta con pallone appoggiato incredibilmente fuori. Partita finita e rientro a Milano con tre punti più che insperati.

La mente torna a Ferrara per valutare le differenze. Sicuramente stasera gli episodi ci hanno favorito. Gol del vantaggio con tiro deviato e rigore per fallo di mano che, seppur corretto a norma di regolamento, a me non piace. La Lazio, così come il Verona e la Roma, si sono giocate la partita permettendo al Milan di giocare. La Spal si è difesa con 10 uomini dietro la palla e, avendo avuto due episodi favorevoli, ci ha messo in difficoltà. Facciamo fatica a costruire con squadre arroccate mentre ce la giochiamo con quanti provino a giocarsela. Per la riprova basta aspettare tre giorni. Arriverà la Juve senza Dybala e De Ligt, la Lazio chiede la restituzione del favore…