Juve – Milan: un passo avanti e zero punti

La trasferta a Torino era proibitiva. Non c’era nulla da perdere e Inzaghi ha deciso di andare a giocarsela. Molto meglio rispetto alle barricate dell’andata. Il risultato è stato il medesimo ma almeno si è vista una partita di calcio. Troppe le assenze per poter pensare a formazioni alternative rispetto a quella proposta. La differenza […]

La trasferta a Torino era proibitiva. Non c’era nulla da perdere e Inzaghi ha deciso di andare a giocarsela. Molto meglio rispetto alle barricate dell’andata. Il risultato è stato il medesimo ma almeno si è vista una partita di calcio. Troppe le assenze per poter pensare a formazioni alternative rispetto a quella proposta. La differenza di tasso tecnico non era in discussione. Noi con Muntari – Essien – Poli – Honda, loro Marchisio – Pirlo – Vidal – Pogba. C’è altro da aggiungere? Gli undici in campo hanno dato quello che hanno potuto e meglio di così era difficile da chiedere. Semplicemente ci sono dei limiti. Vogliamo crocifiggere Muntari perché si mette a dribblare in area regalando un’occasione alla Juve che poi trova il gol sul corner seguente? No dai. Siamo buoni. Non crocifiggiamolo, limitiamoci a mandarlo via. E magari con lui spediamo anche Essien che con Honda ha fatto il suo compitino senza infamia né lode. Purtroppo Bonaventura rientrava e non era ancora in forma altrimenti sarebbe stato certamente in campo a lottare insieme a Poli. Allegri ha detto una cosa giusta nella conferenza pre partita, che abbiamo fatto una buona campagna acquisti a gennaio. Paletta, centrale con il disastroso Alex, è sempre stato attento e puntuale. Peccato non sia un filo più veloce altrimenti magari sul primo gol sarebbe riuscito a recuperare Tevez. Antonelli, esterno sinistro, oltre ad aver segnato il gol del momentaneo pareggio, si è proposto per 90 minuti mettendo in evidenza ottimi piedi e buona personalità. Benino Cerci che ha provato sempre a puntare l’uomo e andar via. Certo non ci è riuscito quasi mai ma quando di fronte hai Pogba ed Evra che collaborano non è facile. Menez è uscito per un principio di influenza mentre Tevez, che era febbricitante, ha corso 90 minuti come se niente fosse. Bene Pazzini che ha lottato con Chiellini e ha creato l’unica vera palla gol rossonera della partita. Per il resto le occasioni latitano ma basta guardare come si tira in porta da fuori per capire come mai. Ora ci vogliono delle vittorie.

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