Fiorentina – Milan: vince Valeri

La trasferta di Firenze all’esordio era tutto tranne che agevole. Sia per la qualità tecnica dei Viola, che per la forma messa in mostra nel precampionato con Barcellona e Chelsea. Entrambe le squadre hanno iniziato pressando alto ma i tentativi di recupero palla del Milan sono stati poco efficaci. Inoltre le posizioni di Ilicic e […]

La trasferta di Firenze all’esordio era tutto tranne che agevole. Sia per la qualità tecnica dei Viola, che per la forma messa in mostra nel precampionato con Barcellona e Chelsea.

Entrambe le squadre hanno iniziato pressando alto ma i tentativi di recupero palla del Milan sono stati poco efficaci. Inoltre le posizioni di Ilicic e Bernardeschi hanno dato molto fastidio. Gli errori maggiori sono arrivati a centrocampo dove spesso i viola sono stati liberi di verticalizzare.

Al minuto 9 Rodrigo Ely è stato costretto al fallo prendendo la prima ammonizione e poco dopo Diego Lopez ha parato a tu per tu con Kalinic. Poi un’occasione sulla testa di Bonaventura davanti alla porta da solo, ma coperto da Adriano.

La svolta della partita al minuto 36 quando l’arbitro Valeri si è inventato la seconda ammonizione, con relativa espulsione, per Ely reo di un fallo più che veniale con le gambe che si sono incrociate correndo con l’avversario. Dalla punizione è scaturito l’eurogol di Marcos Alonso. La cosa peggiore è restata l’inferiorità numerica.

Dopo la presunta strigliata di Mihajlovic nell’intervallo la squadra è scesa in campo molto determinata. Alle occasioni capitate a Bonaventura nel primo tempo se ne sono aggiunte altre e pare che il Milan potesse provare a raddrizzare la partita. E allora ci ha pensato nuovamente Valeri che al minuto 56 ha regalato un rigore ai viola per l’intervento di Romagnoli, che in scivolata ha toccato il pallone, su Ilicic defilato. Raddoppio e partita virtualmente chiusa.

Nonostante il doppio svantaggio e l’inferiorità numerica i rossoneri hanno continuato a provarci con generosità. Al minuto 62 c’è stato fallo su Bonaventura in aria ma Valeri, che stava per fischiare, ha lasciato correre per il vantaggio probabilmente pensando fosse fuori area. Se anche così fosse stato il vantaggio, neppure concretizzato, è discutibile rispetto a una punizione dal limite. Poi Zapata invece di provare a colpire di testa su punizione messa al centro ha tentato un controllo improbabile e a Bacca, al quale era giunta la palla dal tocco di Astori, è stato fischiato un fuorigioco inesistente. Serata da dimenticare per i sei arbitri in campo, peraltro dall’atteggiamento odioso.

Così è arrivata la prima sconfitta che non lascerà strascichi e fa poco clamore, specie visti i risultati delle altre “grandi” con impegni meno gravosi.

A prescindere da risultato ed errori arbitrali è parso evidente come il centrocampo abbia lavorato male. Bonaventura, Bertolacci e De Jong non hanno trovato le giuste distanze nel centrocampo viola. Honda non ha dato una sola palla giocabile contro avversari che correvano e pressavano molto a tutto campo. È mancato il gioco a due tocchi che aveva caratterizzato il pre campionato. In avanti Bacca e Adriano ci hanno messo buona volontà ma, specie il brasiliano, non hanno giocato un solo pallone in 90 minuti. Le peculiarità di Adriano lo rendono maggiormente efficace in area di rigore ma, in partite come queste, serve un uomo che sia in grado di tenere la palla e far salire la squadra. Il buon Luiz non ha preso un pallone contro Roncaglia che lo ha anticipato sistematicamente. In questo Balotelli sarà molto utile.

Sabato arriva l’Empoli a San Siro, una buona occasione per dimenticare la sconfitta e iniziare il nostro campionato che, a mio avviso sarà vittorioso. Ma come? Dopo una sconfitta? Alla prima giornata? Sì, lo dico ora. La mentalità mi piace, per me è da scudetto.

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