Cagliari – Milan 0-2: è tornato il Re

Sulla carta la trasferta di Cagliari era più insidiosa di quanto raccontasse la classifica. Cagliari quartultimo con cinque sconfitte consecutive e Milan, 26 punti più avanti, in testa alla classifica. Le indisposizioni di Rebic, Calhanoglu ed Hernandez, oltre a quella di Bennacer, aumentavano il livello di pericolosità. La partita si mette subito sui binari giusti. […]

Sulla carta la trasferta di Cagliari era più insidiosa di quanto raccontasse la classifica. Cagliari quartultimo con cinque sconfitte consecutive e Milan, 26 punti più avanti, in testa alla classifica.

Le indisposizioni di Rebic, Calhanoglu ed Hernandez, oltre a quella di Bennacer, aumentavano il livello di pericolosità.

La partita si mette subito sui binari giusti. Diaz con il controllo entra come il coltello nel burro tra le linee avversarie, mette la palla nel corridoio per Ibra che subisce fallo in area. Rigore tirato un po’ a sorpresa dallo svedesone che realizza il gol del vantaggio. Il Milan mantiene il pallino del gioco accelerando a sprazzi. Il Cagliari ogni tanto si affaccia in avanti. Tonali al minuto 32 devia conclusione di Pereiro. Kessie al suo fianco è impressionante per la facilità di gioco e intelligenza tattica.

Dalot sostituisce Hernandez sulla sinistra dove divide la fascia con Hauge. Binario non proprio stellare sul quale spesso il Cagliari prova ad attaccare. Dall’altra parte buono il lavoro di Castillejo e Calabria, che ha imparato a tirare. Dopo i recenti gol il terzino destro si è confermato dapprima impegnando Cragno e poi prendendo il palo. Lo spagnolo dà tutto correndo per 94 minuti ma deve imparare a lasciarsi cadere meno.

Al minuto 38 il Milan paga l’ennesimo dazio. Dopo l’invenzione dell’ammonizione a Leao con il Torino, che gli è costata la trasferta in Sardegna, viene ammonito Romagnoli che non sarà in campo contro l’Atalanta. Il capitano rossonero fa fallo prendendo posizione. Un fallo che non è mai da cartellino giallo. Lo sarebbe quello di Marin su Tonali al minuto 43 ma Abisso non la pensa così. Se l’errore umano ci può stare ritengo che, in uno sport degno del 21º secolo, i cartellini debbano poter essere rivalutati ed eventualmente tolti o assegnati anche post gara. Eviteremmo squalifiche ingiuste e, potendo sanzionare, anche qualche bella sceneggiata.

Nell’intervallo Pioli deve rinunciare a Kjaer per lombosciatalgia. La speranza è che non nulla di grave, intanto Kalulu fa 45 minuti di pratica al fianco di Romagnoli. Ancora una volta buona la prova del giovane congolese.

Calabria diventa uomo assist dopo pochi minuti della ripresa. In stile Bastoni, prendendo in presti l’azione del raddoppio di ieri dell’Inter, lancia Ibra nello spazio. Lo svedese prende posizione rimanendo davanti al difensore e battendo Cragno. Gol, anzi fuorigioco, anzi VAR e raddoppio.

Il Milan è in completo controllo. Intorno al ventesimo un’occasione per parte. Pedro mette Simeone davanti a Donnarumma e Hauge fa lo stesso con Ibra. In entrambe le occasioni i portieri hanno la meglio. A 20 dalla fine torna in campo Saelamaekers che si mette in mostra prendendo un’ammonizione per entrata in ritardo a centrocampo e la seconda per trattenuta su ripartenza. In questo caso i due gialli ci stanno seppure i falli sono veniali. Pioli manda in campo anche Meité, fresco di approdo a Milanello che dà peso a centrocampo. Il Milan in 10 si chiude ordinatamente. Di Francesco mette Pavoletti e Cerri: 3 metri e 82 centri metri in due. Il Cagliari comincia a buttare palloni in arra. Donnarumma si fa trovare pronto.

Il Milan torna dalla Sardegna con i tre punti e risponde alla clamorosa vittoria dell’Inter sulla Juventus. Restano tre punti di vantaggio in classifica in una corsa sempre più a due.