Le donne di tutto il mondo unite nel nome di Expo e dei Lions

«Le donne sanno parlare al plurale». Per questo, e non solo per il tema della nutrizione, che fa parte del loro dna, saranno protagoniste di Expo 2015. Commovente e poetico il video di «We – Women for Expo». Un progetto più che ambizioso, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri presentato a Milano grazie […]

«Le donne sanno parlare al plurale». Per questo, e non solo per il tema della nutrizione, che fa parte del loro dna, saranno protagoniste di Expo 2015. Commovente e poetico il video di «We – Women for Expo». Un progetto più che ambizioso, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri presentato a Milano grazie alla bella iniziativa del Distretto Lions 108 Ib4 (che comprende Milano e Comuni limitrofi). Cesara Pasini e Giuliana Ferrari hanno organizzato al Grand Hotel Doria non un semplice pranzo, ma una tappa del pranzo-staffetta mondiale che in 24 ore riunisce virtualmente tutti i Lions del mondo. Debutto in rosa per Foody, la mascotte dell’Esposizione Universale alla sua prima uscita ufficiale fuori da casa Expo. Le donne Lions, che stranamente non sono molte, ammonisce il presidente del Consiglio dei Governatori d’Italia Enrico Pons, contano non solo di crescere ma di partecipare più che attivamente al progetto «We».

Racconta magnificamente, Nicoletta Polla Mattiot, come da tutto il mondo si possa inviare una ricetta «del cuore». Non per fare un ricettario, ma per consegnare all’evento che sogna di nutrire l’intero pianeta una storia. Coinvolte anche le artiste. Alle scrittrici è stato chiesto un breve racconto che insieme alle ricette legate a momenti indimenticabili della vita di ognuna, comporranno «il grande romanzo del mondo».

Non mancherà l’arte. Promette di essere più che un evento l’installazione della grande opera multisensoriale alla cui creazione parteciperanno duemila artiste di tante nazioni. Tutto sarà visibile anche sui social network, una grande agorà internazionale. Proprio come la bacheca Lions che ha ospitato le foto della prima edizione del pranzo-staffetta mondiale. Con la speranza che il diritto universale al cibo sia sentito sempre più come un dovere di solidarietà da parte di tutti.