La profezia di Rizzoli

L’ultima settimana di giugno del 1970, quarantacinque anni fa, la segretaria di Angelo Rizzoli senior chiama i tre nipoti del patriarca e dice pressappoco così: stasera il Commenda vorrebbe vedervi al «Savini». Cosa vorrà mai dire ai giovani Rizzoli? Di lì a poche ore sarebbe stato scoperto l’arcano. Dopo i saluti, il nonno ordina il […]

L’ultima settimana di giugno del 1970, quarantacinque anni fa, la segretaria di Angelo Rizzoli senior chiama i tre nipoti del patriarca e dice pressappoco così: stasera il Commenda vorrebbe vedervi al «Savini». Cosa vorrà mai dire ai giovani Rizzoli? Di lì a poche ore sarebbe stato scoperto l’arcano.

Dopo i saluti, il nonno ordina il solito menù: riso al salto, cotoletta alla milanese, niente vino. Al momento del caffè, ecco la sorpresa: «Sapete, ragazzi, mi è venuta una gran voglia di vendere la casa editrice. Andrea ha avuto quel tremendo infarto, voi, certo, siete bravi per essere nati con la camicia, ma ancora molto giovani e io non durerò per sempre…». Il vecchio Rizzoli aveva, purtroppo, visto giusto: morì pochissimi mesi dopo, il 24 settembre 1970.

Il gruppo editoriale ha avuto, poi, tante peripezie e la dinastia familiare ha dovuto abdicare, ma la famosa casa editrice ha, comunque, continuato a tenere banco. Ma da domenica sera, quarantacinque anni dopo quella profezia del vecchio Angelo ai nipoti, il gruppo è stato inghiottito dalla Mondadori. Addio vecchia e gloriosa Rizzoli, la Rcs-Libri: adesso qualcuno ha ribattezzato il nuovo colosso dei libri Mondazzoli. Chissà cosa direbbe, da lassù, il patriarca: dopo il Milan, ora anche la Erre verde va a Berlusconi.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net