Ricordo d’amore. Bertolt Brecht

VEDI I VIDEO “Ricordo di Maria A.” letta da Giorgio Albertazzi in un “Carosello” del 1959 , … cantata da Milva , … e nel film “Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck (2006) , “Erinnerung an die Marie A.” cantata da Ernst Busch , Brecht secondo Milly Firenze, 14 agosto 2021 – Ricordando che il […]

VEDI I VIDEO “Ricordo di Maria A.” letta da Giorgio Albertazzi in un “Carosello” del 1959 , … cantata da Milva , … e nel film “Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck (2006)“Erinnerung an die Marie A.” cantata da Ernst Busch , Brecht secondo Milly

Firenze, 14 agosto 2021 – Ricordando che il 14 agosto 1956 moriva a Berlino Est Bertolt Brecht.

Ricordo di Maria A.

Un giorno di settembre, il mese azzurro,

tranquillo sotto un giovane susino

io tenni l’amor mio pallido e quieto

tra le mie braccia come un dolce sogno.

E su di noi nel bel cielo d’estate

c’era una nube ch’io mirai a lungo:

bianchissima nell’alto si perdeva

e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune

trascorsero nuotando per il cielo.

Forse i susini ormai sono abbattuti:

Tu chiedi che ne è di quell’amore?

Questo ti dico: più non lo ricordo.

E pure certo, so cosa intendi.

Pure il suo volto più non lo rammento,

questo rammento: l’ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato

senza la nube apparsa su nel cielo.

Questa ricordo e non potrò scordare:

era molto bianca e veniva giù dall’alto.

Forse i susini fioriscono ancora

e quella donna ha forse sette figli,

ma quella nuvola fiorì solo un istante

e quando riguardai sparì nel vento.

(traduzione di Roberto Fertonani)

Erinnerung an die Marie A.

1

An jenem Tag im blauen Mond September

Still unter einem jungen Pflaumenbaum

Da hielt ich sie, die stille bleiche Liebe

In meinem Arm wie einen holden Traum.

Und über uns im schönen Sommerhimmel

War eine Wolke, die ich lange sah

Sie war sehr weiß und ungeheuer oben

Und als ich aufsah, war sie nimmer da.

2

Seit jenem Tag sind viele, viele Monde

Geschwommen still hinunter und vorbei.

Die Pflaumenbäume sind wohl abgehauen

Und fragst du mich, was mit der Liebe sei?

So sag ich dir: Ich kann mich nicht erinnern

Und doch, gewiß, ich weiß schon, was du meinst

Doch ihr Gesicht, das weiß ich wirklich nimmer

Ich weiß nur mehr: ich küßte es dereinst.

3

Und auch den Kuß, ich hätt ihn längst vergessen

Wenn nicht die Wolke dagewesen wär

Die weiß ich noch und werd ich immer wissen

Sie war sehr weiß und kam von oben her.

Die Pflaumenbäume blühn vielleicht noch immer

Und jene Frau hat jetzt vielleicht das siebte Kind

Doch jene Wolke blühte nur Minuten

Und als ich aufsah, schwand sie schon im Wind.

Bertolt Brecht

(da Libro di devozioni domestiche, in Poesie. 1918-1933)