L’ora di Majakovskij

VEDI I VIDEO Vittorio Gassman legge dai “Frammenti” di Vladimir Majakovskij , Majakovskij secondo Carmelo Bene , …. secondo il Teatro degli Orrori , …. e secondo Claudio Lolli Firenze, 1 ottobre 2014 Frammenti Io non conosco le forze delle parole conosco della parole il suono a stormo. Non di quelle che i palchi applaudiscono. A tali parole le bare si […]

VEDI I VIDEO Vittorio Gassman legge dai “Frammenti” di Vladimir Majakovskij , Majakovskij secondo Carmelo Bene , …. secondo il Teatro degli Orrori , …. e secondo Claudio Lolli

Firenze, 1 ottobre 2014

Frammenti

Io non conosco le forze delle parole

conosco della parole il suono a stormo.

Non di quelle

che i palchi applaudiscono.

A tali parole

le bare si slanciano

per camminare

sui propri

quattro piedini di quercia.

Sovente

le buttano via,

senza strapparle, senza pubblicarle.

Ma la parola galoppa

con le cinghie tese,

tintinna per secoli

e i treni strisciando s’apprestano

a leccare

le mani callose della poesia.

Io conosco la forza delle parole.

Parrebbe un’inezia.

Un petalo caduto

sotto i tacchi d’una danza.

Ma l’uomo con l’anima,

con l’anima, con le labbra, con lo scheletro…

Mi ama – non mi ama.

Io mi torco le mani

e sparpaglio le dita spezzate.

Così si colgono,

esprimendo un voto,

così si gettano in maggio

corolle di margherite sui sentieri.

La rasatura

e il taglio dei capelli

svelino le canizie.

Tintinni a profusione

l’argento degli anni!

Spero,

ho fiducia

che non verrà mai da me

l’ignominioso bonsenso.

Sono già le due.

Forse ti sei coricata.

Nella notte la Via Lattea

è come un’Oka d’argento.

Io non m’affretto

e non ho ragione

di svegliarti e turbarti

coi lampi dei telegrammi.

Come suol dirsi,

l’incidente è chiuso.

La barca dell’amore

s’è infranta contro la vita.

Tu ed io siamo pari

A che scopo riandare

afflizioni,

sventure

ed offese reciproche.

Guarda

che pace nel cosmo.

La notte

ha imposto al cielo

un tributo di stelle.

In ore come questa

ci si leva e si parla

ai secoli,

alla storia

e all’universo…

(traduzione di A.M. Ripellino)

Неоконченное

I

Любит? не любит? Я руки ломаю

и пальцы разбрасываю разломавши

так рвут загадав и пускают по маю

венчики встречных ромашек

Пускай седины обнаруживает стрижка и бритье

Пусть серебро годов вызванивает уймою

надеюсь верую вовеки не придет

ко мне позорное благоразумие

II

Уже второй

должно быть ты легла

А может быть

и у тебя такое

Я не спешу

III

море уходит вспять

море уходит спать

Как говорят инцидент исперчен

любовная лодка разбилась о быт

С тобой мы в расчете

И не к чему перечень

взаимных болей бед и обид.

IV

Уже второй должно быть ты легла

В ночи Млечпуть серебряной Окою

Я не спешу и молниями телеграмм

Мне незачем тебя будить и беспокоить

как говорят инцидент исперчен

любовная лодка разбилась о быт

С тобой мы в расчете и не к чему перечень

взаимных болей бед и обид

Ты посмотри какая в мире тишь

Ночь обложила небо звездной данью

в такие вот часы встаешь и говоришь

векам истории и мирозданью

Vladimir Majakovskij

(dai Frammenti)

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