Le rose del Poliziano

VEDI I VIDEO “E mi trovai, fanciulle, un bel mattino” , “La Canzone di Aristeo” ,“La Fabula di Orfeo”, prologo e scena I , “Il primo giorno che ti vidi mai” Firenze, 17 gennaio 2017 I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino di mezzo maggio in un verde […]

VEDI I VIDEO “E mi trovai, fanciulle, un bel mattino” , “La Canzone di Aristeo” ,“La Fabula di Orfeo”, prologo e scena I , “Il primo giorno che ti vidi mai”

Firenze, 17 gennaio 2017

I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino

I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino

di mezzo maggio in un verde giardino.

Eran d’intorno violette e gigli

fra l’erba verde, e vaghi fior novelli

azzurri gialli candidi e vermigli:

ond’io porsi la mano a côr di quelli

per adornar e’ mie’ biondi capelli

e cinger di grillanda el vago crino.

Ma poi ch’i’ ebbi pien di fiori un lembo,

vidi le rose e non pur d’un colore:

io colsi allor per empir tutto el grembo,

perch’era sì soave il loro odore

che tutto mi senti’ destar el core

di dolce voglia e d’un piacer divino.

I’ posi mente: quelle rose allora

mai non vi potre’ dir quant’eran belle:

quale scoppiava della boccia ancora;

qual’eron un po’ passe e qual novelle.

Amor mi disse allor: «Va’, co’ di quelle

che più vedi fiorite in sullo spino».

Quando la rosa ogni suo’ foglia spande,

quando è più bella, quando è più gradita,

allora è buona a mettere in ghirlande,

prima che sua bellezza sia fuggita:

sicché fanciulle, mentre è più fiorita,

cogliàn la bella rosa del giardino.

Agnolo Poliziano

(da Rime)

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