La voce che dice di Mariangela Gualtieri

VEDI I VIDEO “Caino” , Mariangela Gualtieri dice suoi testi , Mariangela Gualtieri si racconta , Da “Le giovani parole” Firenze, 6 ottobre 2014 Caino La voce dice che debbo andare. Sì, andare, fare – fare, partire, spericolare. Perché non parla chiaro questa voce? Mi mette dentro un fuoco mi spinge alla lotta, mi sporge tutto fuori. Fuori! fuori! andare fare battermi […]

VEDI I VIDEO “Caino” , Mariangela Gualtieri dice suoi testi , Mariangela Gualtieri si racconta , Da “Le giovani parole”

Firenze, 6 ottobre 2014

Caino

La voce dice che debbo andare.

Sì, andare, fare – fare, partire,

spericolare. Perché non parla

chiaro questa voce? Mi mette dentro un fuoco

mi spinge alla lotta, mi sporge tutto fuori.

Fuori! fuori! andare fare battermi

godere penetrare conoscere.

Buttarsi nelle trame del mondo

come una secchiata buttarsi

nelle trame del mondo

sulle strade srotolate della terra – o.

O restare nel pacifico delle sere

restare a casa – fermi restare.

Andare con passi con mezzi

andare via, mettere in viaggio

il cuore, in perenne galoppo.

O sostare e sostare, fissi nella radice

nell’assetto solido di chi resta

sostare quietamente.

Sostare o andare e andare. Andare o restare –

Accogliere la distesa e quello che viene.

Accogliere e in sé risuonare.

O darsi in opere e faccende,

scatenare le braccia in zappate potenti

e le dita accanirle

in opere e faccende e raccolta

e abbattere e piantare e crescere.

Oppure guardare, stare fermi, restare.

Aspettare che un’acqua discenda

e ci bagni

fino all’arsura

e al grido

della sete e delle sorsate.

O invece scorticarsi le mani

e bucare la terra

e scalzarla violentemente

manomettere tutti i granelli

e bere quanto ci piace.

Spezzare l’avversario oppure. Oppure

farne un alleato.

Rompere la formula del suo respiro

o arrischiare l’atto

della sottomissione

fino all’inchino allo strazio

della libertà.

Spezzare l’avversario, spezzarlo

o invece patteggiare con lui per l’incanto

della pace. Spezzarlo o considerare.

Armarsi attaccare farne brandelli

rovinarlo annientare.

O sollevare con lui un’intesa.

Godere di un respiro potente

e cavalcare le forze e vibrarle in colpi

oppure guardare la sua umana faccia,

aprire alla somiglianza, all’unico

che trapela da quel suo esserci,

all’essere egli vivo e davanti e

unico esemplare.

Mariangela Gualtieri

(da Caino)

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